Gennaio è alle porte, che mercato sarà? Nessun botto, e Maldini lo ha già ammesso
Passato Natale il nuovo anno è ormai alle porte, e con lui anche la finestra di mercato invernale. Ma come accade da un paio d'anni a questa parte il calciomercato del Milan non offrirà, salvo sorprese, botti particolari. Niente colpi multimilionari e nessun passo più lungo della gamba: il progetto di Elliott, portato avanti con decisione da Gazidis, si basa sulla sostenibilità economica. Che non vuol dire investire zero, in queste stagioni ci sono stati diversi acquisti onerosi come Tomori, Theo e Leao, ma spendere seguendo criteri ben precisi. Ovviamente è una pratica che può non essere vista di buon occhio dai tifosi, ma al giorno d'oggi l'aspetto economico di un club è importante come quello sportivo. Elliott, subentrata dopo un anno di scellerata gestione cinese, ha trovato un club in difficoltà sia sul campo che nei conti: nel corso di queste due stagioni e mezzo i progressi ottenuti in entrambe le sfere sono notevoli e tangibili, segno che l'oculatezza alla lunga paga. E infatti tra le big del calcio italiano in tempo di covid il Milan è tra i pochi ad aver migliorato il proprio bilancio da un anno all'altro, e si avvia deciso verso il pareggio dello stesso; se non sarà quest'anno allora nel prossimo ci si andrà sicuramente molto vicini, partecipazione alla Champions permettendo.
CHIAREZZA - In tutto questo la dirigenza è sempre stata chiara ed onesta per quanto riguarda investimenti e strategie di mercato. Paolo Maldini, DT rossonero, l'ha ricordato anche nel pre partita di Milan-Empoli qualche giorno fa: “Il nostro è un progetto che è stato chiaro sin dall’inizio. Non avevamo la certezza di riuscire, abbiamo provato a mettere delle idee. Abbiamo una storia talmente grande che i tifosi si aspettano sempre qualcosa di più, ma dobbiamo dimenticare la recente storia con Berlusconi. Adesso la strategia è un'altra ed è necessario fare così. Sarà una strada un pochino più lunga per ritornare ad essere protagonisti, ma diciamo che rispetto alle previsioni i risultati sono arrivati un pochino prima”. In ogni caso, la squadra riesce comunque ad essere competitiva: "Noi siamo in linea con l'anno scorso, abbiamo fatto un'impresa. Ricordo che ad inizio anno non tutti mettevano il Milan tra le prime quattro. Dobbiamo renderci conto da dove siamo partiti, ma questo non vuol dire che rinunciamo ai nostri obiettivi, se ci sarà la possibilità di vincere noi proveremo a farlo, è il nostro lavoro e ce lo impone e il nostro DNA”.
COSA ASPETTARSI - Alla luce di queste dichiarazioni il mercato invernale che dovranno aspettarsi i tifosi sarà assolutamente in linea con quanto fatto finora: il profilo cercato è quello di un difensore centrale per sostituire Kjaer e si sta ancora pianificando la strategia: esubero di qualche big, un prestito con diritto (alla Tomori) o anticipare un investimento importante che sarebbe stato fatto in estate. Per il resto ci sono pochi movimenti da registrare, se non in uscita: è da vedere se la possibile cessione di Castillejo può smuovere qualcosa anche in attacco.
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