Dal ds all'allenatore fino alla rosa: il Milan vuole italianizzare società e squadra

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di Enrico Ferrazzi

Se non sarà una vera e propria rivoluzione poco ci manca. Quel che è certo è che le prossime saranno settimane molto calde in casa rossonera dove c'è grande voglia di rivalsa dopo una stagione che è andata ben al di sotto delle aspettative nonostante potrebbe chiudersi con due trofei alzati (il Milan ha già vinto la Supercoppa Italiana ed è semifinale di Coppa Italia). 

IL DS E IL TECNICO - Novità importanti ci saranno dentro e fuori dal campo, con un obiettivo comune: italianizzare la società e la squadra. Al momento nel club di via Aldo Rossi mancano figure esperte che conoscono bene il calcio italiano, così come in panchina e nello spogliatoio, dove non c'è come in passato uno zoccolo duro italiano a guidare il gruppo milanista. Non è un caso, per esempio, che il Milan stia cercando come direttore sportivo gente come Tare o D'Amico che sanno bene cos'è il calcio in Italia e la Serie A. Anche in panchina, dopo due tecnici stranieri, tornerà a sedersi un allenatore italiano (i nomi che vengono accostati al Diavolo sono quelli di Conte, Ancelotti, Allegri, Italiano e De Zerbi).

OBIETTIVI DI MERCATO - Direttore sportivo e tecnico italiani dunque, così come diversi degli acquisti che verranno fatti durante il prossimo mercato estivo. Lo riferisce Tuttosport che spiega che il primo nome che viene in mente è senza dubbio quello di Samuele Ricci, centrocampista che lascerà il Torino a fine stagione, per il quale il Milan è in pole (aveva già provato a prenderlo a gennaio). Per la difesa piacciono invece i profili di Coppola del Verona e di Comuzzo della Fiorentina, mentre in attacco potrebbe tornare di moda il nome di Lucca dell'Udinese, già cercato dai rossoneri durante il mercato invernale prima di chiudere per Santiago Gimenez. In caso di addio di Maignan, un'ipotesi interessante potrebbe essere Caprile, portiere del Cagliari in prestito dal Napoli. Ci sarebbero poi anche due sogni per l'attacco, vale a dire Orsolini del Bologna e Chiesa del Liverpool, ma in quel caso servirebbe l'uscita di qualcuno attualmente in rosa (Chukwueze e Okafor sono gli indiziati principali).