Ibra sfida Piatek, è già partita la volata per una maglia da titolare contro la Sampdoria
"Se non faccio gol, faccio assist o altre cose per aiutare la squadra. Nel calcio non si possono fare le cose da soli. Voglio migliorare il mio numero di gol e assist". Zlatan Ibrahimovic si è presentato così in conferenza stampa questa mattina, senza giri di parole. Lo svedese, noto per il suo ego smisurato, ha più volte parlato di compagni, di mettersi a disposizione, di aiutare gli altri. Un Ibra molto più uomo squadra, ma con la volontà di essere ancora protagonista in campo: "Sto bene, mi sono allenato tanto. Non ho toccato il pallone, ma non è un problema. Sono pronto per giocare" ha aggiunto il gigante di Malmö. Detto, fatto: Ibrahimovic è sceso in campo da titolare nell'amichevole di questo pomeriggio contro la Rhodense e ha trovato subito gol e assist.
PANCHINA? NO, GRAZIE - Nel corso della sua lunga e vincente carriera Zlatan Ibrahimovic non è mai stato abituato a partire dalla panchina, e nonostante i 38 anni non intende iniziare ora. È consapevole che fisicamente non è più il giocatore di 10 anni fa, ma grazie all'enorme esperienza accumulata nel tempo si considera ancora un giocatore decisivo: "La sfida è contro me stesso. Serve voglia e mentalità, voglio continuare come ho fatto fino ad adesso. So cosa devo fare per aiutare il Milan". Parole di chi sprizza personalità da tutti i pori e che può davvero diventare un esempio per i tanti giovani talentuosi che compongono la rosa del Milan.
VERSO LA SAMP - Per Pioli però ora sorgono degli interrogativi: un giocatore come Ibra se sta bene, e pare proprio che stia bene, non si può panchinare, neanche se la prossima sfida di campionato arriverà lunedì e lo svedese avrà a disposizione solo tre giorni di allenamento con la squadra. Almeno per ora il modulo rimarrà sempre il 4-3-3 che aveva iniziato a dare all'allenatore rossonero delle sicurezze e dei segnali incoraggianti, o almeno era questa la sensazione prima della disastrosa trasferta di Bergamo. Fatto sta che al centro dell'attacco c'è solo un posto a disposizione, e tra Piatek e Ibrahimovic sembra proprio che sarà il polacco a non rientrare nella formazione titolare, già a partire dal match di lunedì 6 contro la Sampdoria, in scena in un San Siro pronto ad esplodere per il ritorno dello svedese. Con Leão che potrà ritagliarsi spazio anche da esterno (oggi in amichevole è stato provato a sinistra), Piatek dovrà armarsi di pazienza e mettercela tutta per rendere difficili le scelte dell'allenatore, almeno fino a quando Pioli non troverà una soluzione per far coesistere il 21 e il 9.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2024 milannews.it - Tutti i diritti riservati