Conceiçao: "Leao, Joao Felix, Pulisic e Gimenez dall'inizio? Domani vediamo"
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Amici e amiche di MilanNews.it, a breve mister Sergio Conceiçao prenderà parola dalla pancia dello stadio "de Kuip" di Rotterdam per presentare in conferenza stampa Feyenoord-Milan, andata dei playoff di Champions League in scena domani sera alle ore 21:00. Partita fondamentale per il prosieguo della stagione dei rossoneri, che vanno in Olanda con un Gimenez in più: Santi ritrova subito il suo passato recentissimo. Rimanete con noi ed il nostro live testuale per seguire tutte le dichiarazioni del tecnico portoghese!
- La conferenza comincerà con qualche minuto di ritardo rispetto a quanto previsto inizialmente.
19.01 - Comincia la conferenza.
Domani sera vediamo dall'inizio tutti e quattro i tuoi campioni in attacco?
"Sono più di quattro (sorride, ndr). Non è che abbiamo tante soluzioni. Abbiamo 15 giocatori di movimento più i ragazzi. Per gli infortuni e i ragazzi che non sono in lista abbiamo questa difficoltà. Gli allenatori devono trovare soluzioni, questi quattro sono in lista e domani vediamo".
Dopo due panchine consecutive qual è la condizione di Leao? È pronto per fare il titolare?
"Rafa è a disposizione come nelle partite precedenti. È stata una scelta mia di non farlo giocare da titolare. Quando è entrato ha fatto bene, ha fatto come vogliamo noi. È a disposizione. Non dico se gioca titolare".
Su Camarda:
"Sicuramente chi fa parte della rosa del Milan è un grandissimo giocatore, come tutti in squadra. Ha molte qualità, come carattere e come persona, è un bravissimo ragazzo. Ha tanta voglia di imparare e cresce. Tutti quelli che sono al Milan sono in grado di rappresentare questo grande club".
Cosa le piace di Gimenez? Domani gioca dal primo minuto?
"Domani è speciale. È speciale per tutti. Domani abbiamo una partita importante, per colpa nostra siamo qua. Ci vogliamo assumere questa responsabilità. Santi è un giocatore che seguivo da anni. Tutti noi nel calcio ci evolviamo giorno per giorno: lui è giovane, ha tanta strada da fare. È già un giocatore di grandissimo livello".
Si può avere equilibrio in campo con i quattro attaccanti?
"Si gioca in 11, l'equilibrio si fa con tutta la squadra. Ibra intanto ha detto che ho due squadre, ma ho più di due squadre con tutto il settore giovanile. Vogliamo fare bene. Per l'equilibrio si lavora. Non è che avendo tanti giocatori offensivi fai più gol e se hai tanti difensori non prendi gol. Ci sono tanti momenti del gioco e noi abbiamo bisogno di questo equilibrio".
Cosa chiede ai due difensori centrali? Ha intenzione di ruotarli spesso?
"Conto su tutti i giocatori. Ho quattro giocatori che mi danno tanta fiducia. Qualsiasi coppia che gioca mi dà tanta fiducia, hanno un bel carattere. Voglio una linea difensiva alta, loro sanno cosa fare e su cosa lavoriamo per migliorare. La fiducia è per tutti e quattro".
Ancora su Gimenez:
"Se fa gol è merito di tutta la squadra. Come se Mike non prende tanti gol è per il lavoro di tutta la squadra. Lui ha qualità per finalizzare le azioni che la squadra crea. Ha tanto talento. Deve continuare a lavorare, la squadra ha bisogno di lui con e senza palla. Sono molto contento di lui e di tutti gli altri in questo momento".
Le piacerebbe avere un ciclo importante al Milan come l'ha avuto Ancelotti?
"È una questione di risultati. Gli allenatori hanno sempre la valigia pronta, nel calcio cambia tutto velocemente. L'importante è guardare il presente, il futuro dipende da cosa facciamo oggi. Non sono preoccupato di questo, anche a Porto mi dicevano che forse sarei rimasto 3-4 mesi e invece sono rimasto 7 anni".
Sarà difficile far capire ai giocatori l'importanza della sfida visti i problemi dell'avversario?
"È proprio così. Il cambiamento di staff tecnico crea motivazioni diverse nel gruppo. È una partita di Champions, storicamente una partita difficile giocare in Olanda col Feyenoord. Ci ho giocato tre anni fa col Porto. È un ambiente difficile, tosto, caldo. Anche noi abbiamo i nostri problemi, abbiamo anche noi giocatori fuori. Ci sono 17 giocatori di movimento a disposizione. La storia della partita la faremo noi, la strada della partita dipende da quello che facciamo. Se entriamo con l'atteggiamento giusto e quello che abbiamo preparato allora sicuramente su questo c'è probabilità di fare un buon risultato".
19.16 - Termina la conferenza.
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