Milan, la terza punta ora è necessaria. E intanto Okafor e Camarda possono scavalcare Jovic

Milan, la terza punta ora è necessaria. E intanto Okafor e Camarda possono scavalcare JovicMilanNews.it
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martedì 20 agosto 2024, 18:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro

Alvaro Morata si è già fermato e ne avrà per almeno tre settimane. Il problema che molti si erano posti sul vice dello spagnolo torna inevitabilmente di moda. E con 10 giorni di mercato il Milan ha teoricamente tutto il tempo per rinforzare ulteriormente l'attacco. Difficile che l'eventuale nuova punta possa essere presa in tempo per la sfida di sabato contro il Parma. Chi quindi in campo al Tardini?

La prova di Luka Jovic è stata insufficiente col serbo che ha dimostrato ancora una volta quanta fatica faccia a giocare come unico terminale offensivo, trovandosi più a suo agio dividendo l'attacco con un compagno di squadra ed entrando a partita in corso. Col Toro ha giocato 59', prima che Fonseca gettasse nella mischia un Morata non in condizione, ma comunque decisivo. Appena 18 palloni toccati per il serbo, precisione in fase d'appoggio non proprio chirurgica, tiri in porta zero, unico tentativo un maldestro colpo di testa finito alto. Voto per MilanNews.it 5.

A questo punto non è da scartare l'ipotesi Okafor punta centrale, non il ruolo naturale dello svizzero ma che comunque è stato capace di coprire anche dignitosamente la passata stagione, basti pensare alle prove di Cagliari (con tanto di gol) e Verona. Difficile pensare a Francesco Camarda per questo weekend, nonostante il 16enne sia già caldo dopo la doppietta segnata al Novara. Di certo, il futuro nemmeno così lontano può essere suo.

Ma c'è in questi giorni la possibilità di attingere sul mercato? Alla presentazione di Youssuf Fofana ha parlato Zlatan Ibrahimovic e sulla questione è stato chiaro: "La strategia è quella di non voler bloccare i nostri talenti. Con quattro acquisti abbiamo due giocatori per ogni ruolo, in alcuni sono più di due. Siamo fiduciosi nei nostri talenti. Torriani sarà il vice di Maignan, poi quando tornerà Sportiello, avranno concorrenza. Noi non abbiamo paura di mettere i talenti in campo e farli giocare, altrimenti non servono questi talenti. Quando i giocatori vanno in prestito, non li controlli. Loro, stando al Milan, abbiamo il controllo e per questo non portiamo l'extra che non serve. Questi talenti vogliamo farli crescere. Noi giochiamo per vincere, ma non abbiamo paura di lanciarli".

Dall'altra parte l'ad Furlani ha ammesso pochi minuti prima della partita contro il Torino: "Il mercato è aperto e finché c'è musica noi balliamo, se ci saranno operazioni da fare le faremo. Per il resto non c'è panico". Soluzioni a parametro zero sono ancora praticabili (Ben Yedder e Depay), esuberi da altri club (Broja per fare un esempio) non mancano e anche giocatori che notoriamente hanno il gradimento di Paulo Fonseca, come Tammy Abraham. In quest'ultimo caso serve moneta sonante e serve che si incastrino alcuni pezzi del puzzle, non dipendenti dal Milan.