"Should I Stay or Should I Go?". Tammy, dipende solo da te

Il 17 settembre 1982 i The Clash rilasciarono un pezzo che ha fatto la storia del punk rock mondiale, "Should I Stay or Should I Go?", che tradotto letteralmente in italiano significa "Devo rimanere o andare via?". Ed è un po' questo quello che Tammy Abraham si starebbe domandando giunti a questo punto della stagione.
Arrivato dalla Roma nello scambio con Saelemaekers allo scadere dello scorso calciomercato estivo, l'attaccante inglese ha collezionato fino a questo momento 37 presenze con la maglia del Milan, impreziosite da 8 gol, 5 assist ed una Supercoppa Italiana in bacheca. Il fatto è che sin da quando ha varcato i cancelli di Milanello, però, Abraham non è mai stata una prima scelta, ma sempre e solo un'alternativa di Alvaro Morata ad inizio stagione ed oggi di Santiago Gimenez.
Contro Lecce e Como, però, l'inglese ha fatto la "voce grossa", risultando essere decisivo non con marcature, ma con assist che valgono quanto un gol, come quello illuminante servito a Tijjani Reijnders sabato sera. È grazie colpi come questi che Abraham si starebbe meritando la fiducia non solo dei tifosi rossoneri ma anche e soprattutto di Sergio Conceiçao, che nei momenti più delicati delle partite sta cominciando ad affidarsi sempre di più al suo numero 90.
A fronte di tutto questo, considerando anche l'importante investimento fatto a gennaio su Gimenez, che ne sarà di Abraham? Should he stay o should he go?
È tutta una questione di costi
Tammy Abraham si sta meritando la conferma al Milan a suon di giocate decisiva, come quella di sabato contro il Como. L'inglese avrà davanti a sé questi ultimi mesi di stagione per convincere una volta e per tutte il Diavolo, che nei discorsi con la Roma per Saelemaekers potrebbe dunque inserirci anche quelli per l'attaccante britannico.
L'idea è ovviamente quella di scindere le due operazioni, a differenza di quanto invece fatto 12 mesi fa. C'è però un problema legato all'ingaggio di Abraham: l'inglese in giallorosso percepisce 5 milioni di euro a stagione, cifre che sforano i target del club rossonero. Per questo motivo, qualora spingesse per rimanere a Milanello, l'ex Chelsea dovrebbe ridursi gli emolumenti spalmandoli su un possibile quadriennale.

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