Tuttosport - Ibra ancora via, manca la figura di riferimento per l'area sportiva. E se il Milan avesse bisogno di un ds?

Tuttosport - Ibra ancora via, manca la figura di riferimento per l'area sportiva. E se il Milan avesse bisogno di un ds?MilanNews.it
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venerdì 13 settembre 2024, 12:00Primo Piano
di Lorenzo De Angelis

Continua a fare un rumore assordare l'assenza di Zlatan Ibrahimovic dalle parti di Milanello. Assente da oramai 15 giorni a questa parte, con ogni probabilità il Senior Advisor di RedBird non seguirà la squadra neanche in occasione della sfida casalinga contro il Venezia, quando invece Paulo Fonseca avrebbe potuto necessitare di un supporto, soprattutto morale, considerata la delicata situazione nella quale (già) si ritrova. 

Scrive Tuttosport che sarà compito di Gerry Cardinale mettere in bolla Zlatan Ibrahimovic al momento del suo rientro, perché se davvero lo svedese rappresenta essere la figura di riferimento per l'area sportiva rossonera lo dimostri con i fatti. Se, scrive il quotidiano, il ruolo di Zlatan non è in realtà questo, che la società prendi un direttore sportivo all'altezza del compito senza alcun favoritismo di sorta. 

Okay incrementare i numeri a livello di merchandising e brand, perché alla fine la collaborazione con gli Yankees è l'ennesima trovata che potrebbe dare i suoi frutti, ma sono i risultati del campo a rendere virtuosi quelli del marketing e per crescere ancora servono vittorie e squadre competitive per vincere

I tifosi non chiedono altro che solidità ma soprattutto trasparenza, che in questi mesi sembrerebbe non esserci stata. Anzi, la confusione sembrerebbe essersi riflessa in campo, con i tifosi indubbiamente scontenti per quello che la squadra sta facendo. 

Sotto questo punto di vista le prossime tre partite hanno un’importanza capitale anche in merito alle scelte estive fatte da Ibrahimovic, che ci ha messo la faccia prendendosene la paternità. Senza risultati positivi, il popolo chiederebbe l’esonero di Fonseca, che si ritroverebbe a lavorare in un ambiente ostile nei suoi confronti che alla fine non ha mai digerito la sua scelta così come non ha mai digerito che non si sia puntato su un profilo di livello superiore, perché al contrario di quello che si possa pensare, l’allenatore conta eccome.

Quelli che aspettano il Milan, dunque, saranno 270 minuti in cui proprietà, club e allenatore si giocano tanto, se non addirittura tutto.