Un diavolo bistrattato: attenzione a darlo per morto
Il Milan di questa stagione, reduce da una campagna acquisti che non ha entusiasmato, viste le cessioni eccellenti e gli adii ai senatori, sembra essere avvolto da uno scetticismo piuttosto radicato.
Non bastasse l’umore nero della tifoseria rossonera e le critiche degli esperti, ecco che arrivano le parole piuttosto pesanti degli addetti ai lavori. Da un lato Carlo Ancelotti, pronto a lusingare la Juventus di Conte indicata come candidata alla Champions, che ha espresso seri dubbi sulle ambizioni europee del suo Milan. Rincara la dose Beppe Marotta che, a margine di una domanda sul mancato arrivo del top player in bianconero, non ha perso l’occasione per rimarcare come il diavolo si sia affrettato a cedere le stelle, mentre la Juve si teneva strette le sue.
Una serie sconfinata di critiche alla formazione rossonera ed alle operazioni di mercato messe in atto da Galliani e soci. Nulla può cancellare il fatto che da Milanello siano partiti giocatori dal peso specifico importantissimo, Thiago ed Ibra su tutti, e che Massimiliano Allegri avrà un gran da fare per provare a mettere in campo una formazione competitiva. Dall’altro lato, però, bisogna stare attenti a dare per morto il diavolo, perché l’animus pugnandi rossonero non può essere svanito del tutto con l’addio a parte della rosa, per quanto importante essa sia.
Il Milan non avrà vita facile, questo è poco ma sicuro, si dovrà ricostruire il gioco per tenere alte le ambizioni di una maglia così gloriosa, cercando nuovi leader e schemi differenti per provare a tenere testa a squadre sicuramente più preparate. Attenzione però, perché il diavolo è stato dato per morto tante, troppe volte, salvo riemergere puntualmente dall’inferno delle critiche sorprendendo tutti. Nessuno si aspetta miracoli da una squadra nuova e giovane, ma ci vuole cautela, tenere in serbo le critiche qualora i risultati non arrivassero, ma non affrettare giudizi su di un gruppo che non ha ancora avuto modo di esprimere le proprie potenzialità. Siamo solo all’inizio di una stagione lunghissima e che si preannuncia più combattuta del solito in Serie A, con una Champions che ha le solite favorite e molte squadre che muovono i primi passi nella massima competizione europea. Per molti il diavolo è dietro alla Juve, dovrebbe guardare dal basso verso l’alto anche l’Inter, il Napoli e la stupefacente Roma di Zeman, per non parlare delle ambizioni Champions che per molti sono inesistenti. La speranza è che il Milan sappia ribaltare nuovamente i pronostici, vedremo quale sarà il rendimento, con la certezza che a Milanello non hanno alcuna voglia di darla vinta ai tanti, troppi detrattori.
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