Fonseca, così non va: numeri inquietanti dopo le prime dodici di A

Fonseca, così non va: numeri inquietanti dopo le prime dodici di AMilanNews.it
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di Lorenzo De Angelis

È la seconda volta dal 2004/2005 (anno in cui la Serie A ha 20 squadre) che i rossoneri collezionano 19 punti nelle prime dodici gare. In questa stagione il cammino di Fonseca e dei suoi ragazzi non è dei migliori. Cinque vittorie, quattro pareggi e tre KO: un avvio che di fatto ha tolto il Milan dalla lotta scudetto praticamente da subito. 

Nella stagione 2017-2018 i rossoneri di Montella (verrà esonerato dopo la quattordicesima giornata il 27 novembre dopo lo scialbo 0-0 casalingo contro il Torino) ottengono 6 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte e la squadra al termine della dodicesima giornata si trova settima con 19 punti a 9 punti dal quarto posto (Lazio) e 13 dalla testa della classifica (Napoli). A fine anno Gattuso porterà la squadra al sesto posto finale. 

Ma se analizziamo i numeri in addirittura sei casi (sempre a partire dal 2004/2005) i rossoneri hanno collezionato meno dei 19 punti nelle prime dodici giornate.  

Nel 2006-2007, anno post-Calciopoli, il Milan di Ancelotti penalizzato di otto punti, ottenne 4 vittorie e altrettanti pareggi e sconfitte: 16 punti sul campo, anche se la classifica era di un Milan a 8 punti a ben 11 punti di distanza dal Livorno quarto. A fine anno però i ragazzi di Ancelotti vinsero la Champions League e chiusero al quarto posto (in realtà terzi senza penalità).  

Anche nella stagione successiva sempre con Ancelotti in panchina, l’avvio fu difficile: 14 punti nelle prime dodici gare, frutto di 3 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. A fine anno i rossoneri chiusero al quinto posto, entrando in Europa League.  

Nelle annate 2012-2013 e 2013-2014 il Milan di Allegri partì male: 14 e 13 punti. Se al termine del campionato 2012-2013 i rossoneri chiusero al terzo posto (ricordiamo che a gennaio arrivò Balotelli che fu decisivo), l’anno seguente chiusero addirittura settimi dopo l’esonero di Allegri a fine girone d’andata e l’arrivo di Seedorf. 

Anche l’annata (2014-2015) di Super Pippo Inzaghi come allenatore iniziò in chiaro scuro. Diciotto punti dopo dodici giornate, con il Milan settimo a tre punti dal quarto posto (all’epoca occupato dalla Sampdoria), ma a fine anno i rossoneri chiusero addirittura al decimo posto, fuori dalle coppe Europee. 

Male, molto male ed è record negativo nella stagione 2019/2020. Il Milan sceglie Giampaolo come allenatore, ma l'avvio è da incubo. Solamente 9 i punti conquistati nelle prime sette giornate, con l’esonero che arriva al termine della vittoria di Genova. Al suo posto arriva Pioli, che però ottiene tre sconfitte, un pareggio e una vittoria nelle prime cinque giornate della sua gestione. I rossoneri dopo dodici gare collezionano la miseria di 13 punti e a fine anno (dopo la sosta per Covid, l’arrivo di Ibra e il tour di force estivo per terminare il campionato) chiudono al sesto posto. 

Poco meglio fecero Mihajlovic e Gattuso. Il compianto tecnico serbo ottenne 20 punti nelle prime dodici gare, mentre uno in più li ottenne l’ex centrocampista rossonero nel 2018-2019. 

Numeri alla mano, Fonseca non può dormire sonni tranquilli, anche se al momento non rischia (ma si sa che gli allenatori vengono giudicati tramite i risultati!). L’obiettivo dei play-off di Champions è il minimo sindacale, ma in campionato la squadra deve iniziare a recuperare punti, perché i rossoneri non possono restare fuori dalla massima competizione europea. I fischi di ieri di San Siro, così come avvenuto anche contro il Liverpool, però non sono un bel segnale… 

Valentino Cesarini