Montella: "Giochiamo bene e siamo ambiziosi, proviamo ad andare in Europa"
Intervistato da “Skyport”, Vincenzo Montella ha commentato la partita, evitando di esprimersi sugli episodi arbitrali: “Non ho rivisto le immagini e non le commento mai a prescindere, ognuno può commentare e giudicare a modo suo. Ho deciso appena ho iniziato questa professione che non avrei parlato mai di arbitri e spero di non doverlo fare mai”.
Sulle chance europee del Catania: “Noi ci siamo posti un nuovo obiettivo, significa avere ambizione, non dev’essere un chiodo fisso, ma dobbiamo provarci con convinzione, perché è un modo per restare concentrati e per accettare più facilmente alcuni sacrifici che in questa professione sono necessari. Non dobbiamo riuscirci per forza, ma ci proveremo con tutti noi stessi perché è giusto provarci, stiamo giocando un bel calcio ed è giusto avere ambizioni”.
Sulle voci di mercato che lo riguardano: “Lo dite voi, io non ho avuto nessun contatto, le chiacchiere restano tali, fanno piacere, ma nel calcio non sono definitive. Io ho un contratto col Catania, e mi sembra giusto dare merito a tutti dalla società e, soprattutto ai giocatori, che rispondono sempre presente quando sono chiamati in causa e faranno parlare molto di loro”.
Un’analisi della partita vibrante per tutti i 90 minuti: “E’ stata una partita bellissima e divertente, ci sono state tantissime fasi, siamo partiti benissimo, poi la partita l’ha fatta il Milan, anche se noi siamo sempre rimasti in partita. Poi dopo il vantaggio del Milan diventa tutto più complicato, ma nel secondo tempo siamo partiti bene e potevamo fare anche qualche gol in più, siamo stati compatti ed il Milan ci ha sofferto. Poi il Milan è uscito di nuovo con un’occasione per Ibrahimovic, i ritmi si sono abbassati ed abbiamo sofferto, ma dal campo si aveva la percezione che poteva succedere qualsiasi cosa da una parte o dall’altra”.
Sulla prestazione votata all’attacco della sua sqaudra: “Per caratteristiche pensavo che attaccarli era il modo migliore per limitare i loro tre offensivi, specie Robinho che è bravo a partire largo ed attaccare l’avversario, all’andata abbiamo sofferto questa situazione ed ho pensato a restare bassi in quattro in difesa e ripartire con calma”.
Sulle voci che lo vorrebbero vicino alla Lazio, lui che è stato simbolo della Roma: “E’ importante la stima di una società così importante, io sono un novello di questa professione, se c’è un’interesse televisivo fa piacere. Io non cancello la mia storia romanista, ma non faccio proclami perché nella vita tutto può succedere, ad oggi sarebbe complicata una situazione del genere, ma nel calcio mai dire mai”.
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