CHIEVO-MILAN: la chiave tattica
I risultati parlano chiaro: con undici punti nelle ultime cinque giornate il Chievo Verona di Mimmo Di Carlo è attualmente una delle compagini più in forma in campionato. Contro ogni previsione, la squadra gialloblu è riuscita con un girone di ritorno strepitoso ad abbandonare la zona "pericolosa" della classifica, mettendosi a +7 dalla zona retrocessione, posizione al momento occupata da Torino e Lecce a 24 punti. Il 4-4-2 è il grido di battaglia del tecnico di Cassino e, visti i risultati ottenuti, non ci sono motivi validi per cambiare. Per i padroni di casa restano da sciogliere i dubbi su chi affiancherà Pellissier in attacco: considerando l'indisponibilità di Makinwa, il favorito resta Bogdani, ma rimane in piedi l'ipotesi Esposito. La presenza del napoletano in attacco garantirebbe maggior dinamicità e velocità, qualità in cui la coppia Senderos-Favalli non ha il suo pezzo forte, rispetto all'albanese, che invece assicura centimentri sui calci piazzati ed è capace di far salire la squadra. Ma il duello chiave della partita sarà quello sulla fascia sinistra rossonera tra Jankulovski e Luciano.
Il brasiliano è il pericolo numero uno per le sue caratteristiche: accelerazione, velocità, contropiede, e senza il supporto di un centrocampo adeguato si rischia seriamente di subire le scorribande dell'ex neroazzurro. Sulla mediana occhio a Marcolini, che sta vivendo una stagione positiva: il centrocampista è il tiratore scelto della squadra sui calci piazzati, ma sa rendersi temibile anche con le sue conlusioni dalla lunga distanza. La retroguardia gialloblu sarà con tutta probabilità formata dai sudamericani Yepes-Morero, due difensori non velocissimi, ma pericolosi sui calzi piazzati, specialmente il primo. Prepariamoci dunque a vedere spesso Flamini a raddoppiare su quella zona del campo e Beckham dalla parte opposta, con Seedorf in panchina. Con Pato e Inzaghi sicuri del posto in avanti, resta il dubbio tra i due ex-palloni d'oro Ronaldinho e Kakà: probabilmente sarà di nuovo panchina per il Gaucho, che non garantisce la stessa qualità di gioco nel corso dei 90' minuti, ma anche il numero 22 rossonero ha dimostrato nel corso della partita contro il Lecce di essere ancora lontano dalla migliore condizione. A mister Ancelotti l'ardua sentenza...
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