Milan-Lecce: la chiave tattica
L’ingaggio di De Canio al posto di Beretta non ha sortito gli effetti desiderati e la squadra continua a vacillare nelle posizioni di bassa classifica. Ma nonostante due pareggi e cinque sconfitte nelle ultime sette giornate, la salvezza dista solo 2 punti. Prepariamoci dunque ad affrontare un avversario che venderà cara la pelle, e che già nel match d’andata ha dato filo da torcere, cogliendo nel finale un prezioso 1-1. Recupero importante in casa salentina quello di Simone Tiribocchi, miglior realizzatore della sua squadra con nove reti. Il Tir, come lo chiamano i suoi tifosi, farà reparto in avanti con l’argentino Castillo: Tiribocchi è un attaccante molto potente, bravo nel colpo di testa e capace di far salire la squadra, Castillo invece è un giocatore che ha militato in tutti i campionati dalla A alla D e ha conquistato la massima serie a suon di gol, basti pensare che con 126 gol in 230 partite è uno dei bomber con la media gol più alta: 0.54 reti a partita. L’argentino preferisce invece partire dall’esterno per poi accentrarsi, sfruttando la sua capacità d’inserimento.
Altro giocatore chiave per il Lecce è Fabio Caserta: al giocatore ex Palermo e Catania è affidato il compito di unire centrocampo e attacco, ma il numero dieci giallorosso può diventare una spina nel fianco della difesa rossonera grazie ai suoi inserimenti in area senza palla. E’ proprio il giocatore calabrese dunque il valore aggiunto del centrocampo, reparto che verrà completato con Giacomazzi, Ardito ed Edinho: l’uruguagio assicura esperienza in campo; l’italiano, uno dei più presenti in casa leccese, è fondamentale per la sua grinta e per il suo dinamismo; il brasiliano, arrivato a gennaio, sarà il faro del centrocampo. De Canio quindi dovrebbe fare a meno di Zanchetta proprio a favore di quest’ultimo, che garantisce più atletismo, ma meno qualità dell’italiano, ma non è esclusa l’ipotesi di vederli entrambi in campo ai danni di Giacomazzi. Nessun dubbio in difesa, anche se è il reparto più in discussione: con l’avvento di De Canio sette gol subiti in due giornate, troppi per una squadra che ambisce alla salvezza. L’allenatore dovrebbe confermare la coppia centrale Stendardo-Fabiano, due giocatori molto alti e che possono creare pericoli sui calci piazzati, specie per una squadra come quella rossonera che ha nelle palle inattive il principale punto debole. Ma gli stessi centrali salentini possono essere messi in difficoltà con la velocità di Pato in campo aperto, proprio per questo è lecito aspettarsi una squadra non troppo intraprendente.
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