Capello: "Se il Milan investirà su profili italiani, dovranno essere da... Milan"

Il Milan è pronto a cambiare visione e modus operandi: dalla prossima estate ci si aspetta, a partire dalla scelta del direttore sportivo e dell'allenatore, una squadra e un club più italiani (leggi qui). Un grandissimo promotore di questa visione è l'ex tecnico del Diavolo Fabio Capello che questa mattina è stato intervistato, come spesso accade, sulle colonne della Gazzetta dello Sport e si è concentrato proprio su questo tema dell'italianità e di quanto sia importante per un club anche di alto livello.
Le parole di Fabio Capello: "Se il Milan deciderà di investire su profili italiani, dovranno prima di tutto essere da... Milan. La qualità fa sempre la differenza. Ma diciamo così: a parità di qualità, io andrei sempre su un italiano. Nel mio Milan? La difesa era tutta azzurra. Lo dico sempre: abbiamo costruito una casa magnifica perché avevamo delle fondamenta incredibili. Baresi, Maldini, Costacurta, Tassotti, Filippo Galli: tutti italiani, quasi tutti figli del settore giovanile. E poi Albertini, Donadoni, Massaro... Avevamo Palloni d'Oro, ma l'ossatura era italianissima. E gli italiani erano un punto di riferimento per tutti: per i nuovi arrivati, per gli stranieri che si univano al gruppo dopo ogni mercato, per me in panchina naturalmente".

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