Gazzetta - Il Milan cambia la proprietà ma non (tutti) gli uomini. I motivi
Il passaggio di proprietà del Milan dal fondo Elliott a RedBird è ufficiale ormai da diversi giorni e con la nomina del nuovo CdA del 14 settembre, il nuovo corso è ormai avviato. All'interno del consiglio non siedono solo nuovi membri, uomini di Cardinale (Scheiner, Shah e Halyard) ma è rimasta anche una nutrita rappresentanza di uomini della famiglia Singer, per volere stesso del nuovo proprietario (Gordon Singer, Furlani e Cocirio, oltre che Gazidis e Scaroni). La Gazzetta dello Sport ha tentato di approfondire sul proprio sito questa scelta.
La scelta di Elliott di rimanere nel CdA non è solo di prestigio, rimanere legati a un marchio in grande crescita come quello del Milan è infatti un bel biglietto da visita soprattutto se si ha contribuito a rivitalizzarlo. È una scelta anche economica: infatti il vendor loan che dura tre anni garantirà un'ulteriore guadagno per il fondo uscente con un tasso di interesse del 7%. Dunque Singer ha mantenuto i suoi uomini nel consiglio proprio per proteggere questo ulteriore investimento fatto nel Milan. Il fatto che le vedute e la politica di Cardinale e dei Singer sia molto simile, non fa che aiutare questo processo.
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