Ibrahimovic: "La nostra è una squadra sia per l'Italia che per l'Europa. Non ci sono alibi, giochiamo per tutti i trofei e lottiamo"

Ibrahimovic: "La nostra è una squadra sia per l'Italia che per l'Europa. Non ci sono alibi, giochiamo per tutti i trofei e lottiamo"MilanNews.it
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sabato 17 agosto 2024, 19:36News
di Lorenzo De Angelis

Pomeriggio di presentazione in quel di Casa Milan dove Zlatan Ibrahimovic siederà accanto a Youssouf Fofana, nuovo acquisto che arriva dal Monaco e che sarà presentato ai tifosi nel corso dell'intervallo della partita di questa sera contro il Torino. Il senior advisor di RedBird ha preso parte anche alle altre conferenze stampa di presentazione degli altri tre acquisti estivi (Morata, Pavlovic e Emerson Royal) e farà sicuramente un nuovo aggiornamento su quelli che saranno i prossimi 13 giorni di mercato del Milan, dove in molti si aspettano un quinto innesto, specialmente in attacco, ma anche delle uscite visto che la rosa, al momento, è in overbooking e le non convocazioni di Pobega, Adli e Kalulu sono dei segnali importanti. 

Perché avete scelto Fofana?
"Abbiamo cercato un centrocampista che tenga la squadra in equilbrio. E' un giocatore completo, che sa spaccare le linee, che può fare gol. E' stata una delle trattative più lunghe, ma adesso quello che conta è che lui sia qui. La squadra è completa, siamo molto contenti e gli dò il benvenuto al Milan".

Il mercato è finito?
"L'allenatore fa l'allenatore, la società fa il resto. Non abbiamo bisogno di fare altri acquisti. Con questi quattro nuovi abbiamo raddoppiato le alternative e poi c'è Milan Futuro. Questi quattro acquisti erano già obiettivi ancora prima di scegliere l'allenatore.Non abbiamo bisogno di cedere nessuno, perché ci sono tante competizioni. Però il mercato chiude quando dico io che chiude. Siamo al giorno 6 su 7".

A che punto sono i rinnovi di Theo Hernandez e Maignan?
"Stiamo parlando. E' tutto sotto controllo, è tutto ok. Noi sappiamo cosa vogliamo da loro e loro sanno cosa vogliono da noi. Si risolve tutto in un minuto p con un po' più di tempo, ma è tutto ok".

Con l'arrivo di Fofana il Milan ha cinque giocatori francesi. La Francia è il paese con più talento?
"Sappiamo che è un paese con grandi talenti. Ci ho giocato quattro anni e c'è una grande scuola di talenti con giocatori che diventano top e per noi, averli, è motivo di orgoglio, specie quando portano risultati. L'importante è una squadra compatta, unita e risultati".

State sondando una terza punta?
"La strategia è quella di non voler bloccare i nostri talenti. Con quattro acquisti abbiamo due giocatori per ogni ruolo, in alcuni sono più di due. Siamo fiduciosi nei nostri talenti. Torriani sarà il vice di Maignan, poi quando tornerà Sportiello, avranno concorrenza. Noi non abbiamo paura di mettere i talenti in campo e farli giocare, altrimenti non servono questi talenti. Quando i giocatori vanno in prestito, non li controlli. Loro, stando al Milan, abbiamo il controllo e per questo non portiamo l'extra che non serve. Questi talenti vogliamo farli crescere. Noi giochiamo per vincere, ma non abbiamo paura di lanciarli".

Quanta mentalità serve al Milan per arrivare sempre tra le prime quattro d'Europa?
"
La nostra è una squadra sia per l'Italia sia per l'Europa. E' in Europa che vogliamo tornare in alto. Abbiamo giocatori importanti con esperienze internazionali. La Champions è la Champions. Tutto può succedere come può non succedere nulla. Noi vogiamo confermarci anno dopo anno, vogliamo essere competitivi nel presente e nel futuro. Abbiamo portato un allenatore che ha un'altra identità rispetto a prima. Siamo al top in Italia, ma è in Europa che vogliamo tornare lassù. Qua non ci sono alibi, giochiamo per tutti i trofei e lottiamo".