Non più una meta paradisiaca: il Barcellona sacrifica Gundogan per mettere in ordine i conti, e quelle continue voci su Leao dalla Spagna restano assurde

Non più una meta paradisiaca: il Barcellona sacrifica Gundogan per mettere in ordine i conti, e quelle continue voci su Leao dalla Spagna restano assurdeMilanNews.it
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
venerdì 23 agosto 2024, 14:20News
di Niccolò Crespi

"Ho dato tutto e combattuto per la squadra e il club nel miglior modo possibile in una stagione difficile e non vedevo l'ora di aiutare i miei compagni di squadra nella nuova stagione. Ora me ne vado in una situazione difficile, ma se la mia partenza può aiutare il club finanziariamente, questo mi rende un po' meno triste". Queste le forti parole di Ilkay Gundogan, un anno fa, aveva fatto una scelta di cuore decidendo di non rinnovare con il Manchester City (dove aveva conquistato un Treble da capitano) e di trasferirsi in un club in cui aveva sempre sognato di giocare. Il Barcellona, però, non fa sconti a nessuno, nemmeno a campioni del calibro del tedesco: il 33enne è stato messo alla porta senza tanti complimenti vista la necessità di abbassare il monte ingaggi e registrare il nuovo acquisto, Dani Olmo. 

Il Barcellona non un'ottima scelta

 Era successo anche a Franck Kessié, che nel 2022, dopo lo Scudetto conquistato con il Milan era stato attratto dalle lusinghe dei catalani. Dodici mesi più tardi l'ivoriano è stato costretto ad andare via, ceduto all'Al Ahli per fare cassa e spazio ai nuovi acquisti. Un circolo vizioso destinato a ripetersi e a questo punto la domanda sorge spontanea: firmare per il Barcellona è davvero una buona idea?