Pagelle - Maignan e Leao mostruosi, Kjaer perfetto. Giroud fa e disfa
Queste le pagelle di Napoli-Milan:
Maignan 8: il rigore parato a Kvaratskhelia è la mazzata sulle ambizioni del Napoli di riaprire la partita. È il portiere più forte del mondo, senza se e senza ma.
Calabria 7: ancora una volta si francobolla a Kvara che, ogni tanto, gli scappa via. Ma sono concessioni fisiologiche dentro una partita di grandissimo sacrificio, dove insieme a Krunic, Brahim e Messias si mettono addosso al georgiano.
Kjaer 7.5: domina l’area di rigore, prendendo in seconda battuta Osimhen e dirigendo le grandi manovre della retroguardia milanista. Esperienza, posizionamento e grande concentrazione fino alla fine.
Tomori 7: la macchia sulla sua prestazione è il fallo di mano dal quale nasce il rigore che, poi, Maignan para. Perché per il resto fa una partitona. Non è bello, ma è efficace.
Theo Hernandez 7: partita psicologicamente non facile, visto il trascorso dei giorni che hanno portato alla gara. Lui non ci pensa, si carica e fa cose importanti in difesa e qualche sgorppata non premiata in attacco. Prova di sostanza.
Tonali 7: lotta in mezzo al campo e per un errore della Uefa si sta, per almeno mezz’ora, con il dramma che potesse saltare la semifinale. E invece gioca ancora una volta una partita di stampo europeo.
Krunic 7.5: è l’uomo ombra che sbuca ovunque a rubare il pallone ai giocatori con la maglia azzurra. Kvara, probabilmente, si chiederà se gli sbucherà da dietro l’angolo del soggiorno o da dietro il divano. Enorme Rade. Enorme!
Brahim Diaz 6: ha il compito di aiutare Calabria in prima battuta su Kvara e deve rinunciare alla fase offensiva. Si sbatte tantissimo, come se non avesse il numero 10 sulle spalle. (dal 59’ Messias 6: entra quando Brahim non ne ha più. Si fa bruciare da Osimhen sul gol dell’1-1, ma è l’errore più dolce della sua carriera).
Bennacer 6.5: trottola impazzita in mezzo al campo, dove fa un po’ di tutto. Trequarti, mezzala, mediano. Tutto. Non è al top, ma ragazzi, che lucidità con il pallone tra i piedi.
Leao 8: un alieno al Maradona, fa un’azione… alla Kakà. 78 metri palla al piede, con lucidità apre in due il Napoli e poi serve a Giroud la palla del gol dello 0-1. Crolla nel finale, a furia di strappare e anche di correre all’indietro. Il contatto con Lozano, dopo i replay, era da rigore. Ma va bene così. (dall’84’ Saelemaekers sv)
Giroud 7: il gol dello 0-1 è una reazione da campione, perché dopo il rigore sbagliato e il miracolo di Meret, probabilmente qualcun altro sarebbe andato sotto un treno. Lui no e appoggia in rete la palla della qualificazione. (dal 68’ Origi 5.5: prova a sbattersi, ma entra nel momento di maggior pressione del Napoli).
All. Pioli 7.5: riporta il Milan in semifinale dal 2007 e lo fa incartando il Napoli per due volte, sfruttando i suoi punti deboli e costruendo un’ottima fase difensiva. Osimhen, lo spauracchio assoluto, limitato per 89’ e diverse situazioni in ripartenza con la squadra che non trema mai.
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