Il papà di Emerson Royal: "L'obiettivo è tornare più forte. Galatasaray? Solo voci"

Sono passati quasi due mesi dall'infortunio rimediato contro il Girona. Emerson Royal da allora è ai box e nel frattempo il Milan ha trovato in Kyle Walker il nuovo terzino destro titolare. Ma qual è ora la situazione relativa al brasiliano? A gennaio sembrava cosa fatta il suo trasferimento in Turchia. A fare chiarezza ci ha pensato il padre del giocatore, Emerson Zulu. In esclusiva per MilanNews.it.
Come sta Emerson Royal?
"Sta bene. Certo, è dispiaciuto per l'infortunio, ma ora con il ritorno vicino è entusiasta. Lo stop è arrivato in un momento non certo ideale, ma gli infortuni fanno parte del gioco e ora l'obiettivo è tornare più forte".
Vi aspettavate di incontrare difficoltà simili in questi primi mesi in Italia?
"Ogni transizione ha le sue sfide: nuovo paese, nuove persone, una cultura diversa. Nonostante le somiglianze tra Brasile e Italia, essendo il nostro un paese con più di 30 milioni di discendenti italiani, l'adattamento richiede tempo. La pressione è sempre presente, sia dai tifosi, dai media o dagli agenti. Ma Royal gestisce bene tutto questo, ha un solido controllo emotivo".
A gennaio il trasferimento al Galatasaray sembrava fatto, ma sembra sia saltato a causa dell'infortunio di Emerson. Cosa può dirci a riguardo?
"Per noi, non c'è mai stata una trattativa concreta. Non credevamo che sarebbe successo e ne sapevamo poco. È stato un rumor che è apparso e scomparso rapidamente".
A gennaio è arrivato Kyle Walker, un terzino destro come Emerson. Come vede questa competizione?
"Riteniamo che l'acquisto sia positivo. È essenziale avere più di un giocatore per quel ruolo. Inoltre, Royal non è solo un terzino: è versatile, un vero camaleonte tattico, capace di adattarsi a diverse posizioni in campo".
Prossimi obiettivi?
"L'obiettivo è chiaro: fare ciò che ci si aspetta da Royal, contribuire, dare il massimo e aiutare la squadra a conquistare titoli".
Un messaggio per i tifosi del Milan?
"Pazienza, resilienza e cuore sono fondamentali. La pressione fa parte del gioco, e spesso siamo i nostri critici più severi. Ma il supporto dei tifosi è essenziale. Per Royal, indossare la maglia significa impegno e passione. Ce l'ha nel DNA e ama il Milan".
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