Binda (Gazzetta): "Milan Futuro è un laboratorio. La sensazione è che abbia sottovalutato la C"
Tredici partite giocate fin qui dal Milan Futuro, arrivato al primo terzo di stagione ed è tempo di prime riflessioni sull'impatto dei rossoneri nella categoria. Ne abbiamo parlato col collega Nicola Binda, autorevole firma sulla Serie C. In esclusiva per MilanNews.it.
Nicola Binda, il Milan Futuro fin qui fatica al suo primo anno in Serie C
"È una cosa nuova e quindi è normale che ci sia un impatto complicato, non è detto che da zero si arrivi subito a cento e fa tutto parte di un percorso di crescita. La sensazione che abbiano un po' snobbato la categoria. Certo il Milan non è che deve competere per qualcosa, l'interesse è far crescere i propri giocatori. Però obiettivamente la sensazione è che abbiano un po' sottovalutato il campionato, non hanno fatto i conti con la categoria che li aspettava. Se arrivano pochi risultati è perché hanno mandato in campo dei prospetti interessanti ma con il solo intento di metterli in campo e basta, facendoli maturare. Quando hai degli avversari comunque che preparano queste sfide per prendere punti importanti".
Il club in estate ha deciso di affidare il progetto a Jovan Kirovski e la panchina a Daniele Bonera. Di fatto nessuno dei due ha esperienza in Serie C
"È come paragonare una banana da laboratorio e una banana staccata da una pianta. Il Milan Futuro è un laboratorio, una serra artificiale. Ed è normale che sia un progetto lontano da quello che ha una normale squadra di Serie C, che ha il classico direttore sportivo e l'allenatore esperto. La gestione dello spogliatoio richiede esperienza e queste cose al Milan non ci sono. È una coltivazione scientifica di talenti e non c'è niente di quello che è l'aspetto pratico del calcio di una volta".
I fari sono prevalentemente puntati su Francesco Camarda, che passa dalle notti di Champions ai pomeriggi a Pontedera a esordire titolare in Serie A
"Il Milan sa benissimo di avere una pepita d'oro e cerca di farlo rendere al meglio delle sue possibilità. Non sono sprovveduti, tutt'altro: fanno una gestione opportuna. Trovo paradossale che abbia più disinvoltura in prima squadra, dove segna un gol in Champions poi annullato, che in Serie C dove non gliela fanno 'strusciare'. Cosa significa? Certamente non che i difensori di Serie C siano superiori, ma che preparano per tutta la settimana la partita per fermarlo, essendo lui il pericolo numero uno".
Credi che la gestione dei fuoriquota vada rivista, da parte del Milan?
"Longo si è sbloccato segnando un bel gol con l'Arezzo, ma al Milan serve anche un 'braccio' in campo che possa dare una mano a Bonera. Magari un centrocampista esperto che gestisca i momenti, perché il Milan Futuro gioca le partite non con l'ansia di far punti ma con lo spirito libertino della squadra Primavera dove se vinci o perdi conta fino a un certo punto. Quindi penso che serva un giocatore un po' esperto e che la squadra diventi un po' più di Serie C e non solo una parata di talenti da crescere".
A oggi la squadra è in zona playout ed è inevitabile pensare anche allo scenario della retrocessione
"Vorrebbe dire che l'anno prossimo il progetto verrebbe chiuso in armadio e per un anno niente Under 23. Ma non credo che sia il caso di essere pessimisti, l'organico è fatto da buoni giocatori. Certamente le altre squadre preparano la partita contro il Milan Futuro in una certa maniera, così non è per i rossoneri che preparano la sfida con la prima o l'ultima sempre seguendo la crescita dei giocatori".
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