FOCUS MN - Alla scoperta di Belahyane, la nuova frontiera del "regista" in Italia

FOCUS MN - Alla scoperta di Belahyane, la nuova frontiera del "regista" in ItaliaMilanNews.it
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di Lorenzo De Angelis

Considerata l'incognita Ismael Bennacer, nel prossimo calciomercato invernale il Milan qualcosa a centrocampo farà, anche per dare più soluzioni in mediana a Paulo Fonseca che fino a questo momento stra spremendo Tijjani Reijnders e Youssouf Fofana fino all'ultima goccia di sudore. A fronte di questo, nel corso delle ultime settimane sono stati accostati alla formazione rossonera diversi profili nuovi ed interessanti, ma fra tutti il preferito della dirigenza milanista sembrerebbe essere quello del giovane marocchino classe 2004 dell'Hellas Verona Reda Belahyane.  

ALLA SCOPERTA DI REDA BELAHYANE - Nato il 1 giugno 2004 ad Aubervilliers, un comune nel nord della Francia, Reda Belahyane è sbocciato e cresciuto (calcisticamente) nel settore giovanile del Nizza, uno di quelli dal quale il tuo talento esce con lo spettro di “giocatore di culto”, “molto forte" o addirittura anche “fenomeno”. Dopo 11 partite di Serie A, 13 se consideriamo gli spezzoni della passata stagione, c'è da dire che il centrocampista gira in maniera indefinita ancora su vari punti di questo, nonostante si sia preso la scena in questo inizio di campionato con prestazioni che hanno attirato su di sè l'attenzione, fra le altre, anche (e soprattutto) del Milan

È solito del giornalismo sportivo fare paragoni con giocatori del passato in casi come questi, ma con Belahyane non funziona, perché il marocchino somiglia a tutti ed a nessuno. Per movenze potrebbe ricordare Lobotka, per altre Bennacer, per la precisione dei passaggi ed il coraggio di giocare anche in verticale Jorginho, ma il classe 2004 si sta affermando come un giocatore unico del suo genere, che addirittura potrebbe aver inaugurato una tendenza per il nostro calcio, quella del regista tuttofare, staccandosi dalla concezione di un giocatore che lancia sempre e comunque in avanti. 

BELAHYANE ED IL NUOVO MODO DI FARE IL REGISTA - Se il Milan ha posato gli occhi su Reda Belahyane un motivo ci sarà. In queste prime vere uscite in Serie A il centrocampista marocchino si è messo in mostra per qualità e quantità, nonostante fosse alla fine dei conti un esordiente. Come anticipato, però, quello che più è saltato all'occhio del classe 2004 è il modo in cui ha e sta interpretando il ruolo di regista che gli ha affidato l'allenatore dell'Hellas Verona Paolo Zanetti, che ogni qual volta ne parla sempre un gran bene. 

Belahyane sta dimostrando che il centrocampista centrale di qualsiasi squadra, anche di una che lotta per la salvezza, può essere un giocatore creativo e ambizioso, può muovere il pallone, dettare i tempi, difendere in modo fisico ed aggressivo sfruttando alle volte anche il possesso o addirittura il proprio baricentro basso, che in questi casi non è sinonimo di inefficacia, anzi, la capacità di posizionare il corpo tra pallone e avversario e la reattività nel breve gli permettono addirittura di mantenere una gestione del pallone a un livello altissimo, soprattutto sotto pressione e in spazi ridotti.

Lo confermano gli incredibili dati di questa stagione, che vedono Belahyane avere l'84,5% di precisione di passaggi, il 73,7% di contrasti riusciti, oltre che il 53,2% di duelli vinti. Allo stesso tempo c'è da dire che alivello offensivo il marocchino incide poco e nulla (3 i tiri totale ed addirittura 6 le occasioni creati fino ad oggi), non è dunque un'invasore, ma in fase di sviluppo della manovra è sempre un sostegno.

Ovviamente chi scrive non crede che il ragazzo sia un giocatore fatto e finito, anzi, Belahyane ha ancora davanti a sé discreti margini di miglioramento, ma se le basi sono queste si può seriamente iniziare a credere che il marocchino possa prendersi la scena negli anni a seguire, e chissà se non proprio con la maglia del Milan indosso.