Fonseca visto dalla Francia: "Suo il miglior calcio in Ligue 1. E al Milan avrà giocatori ancora migliori"
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Paulo Fonseca è l'uomo scelto dal Milan per guidare i rossoneri per la prossima stagione. Torna in Italia dopo una parentesi di due anni al Lille. Ma come è andata la sua esperienza nel Nord della Francia. Ne abbiamo parlato col collega Sebastien Noé de La Voix du Nord. In esclusiva per MilanNews.it:
Come valuti il lavoro di Paulo Fonseca nel suo biennio?
“Il giudizio è ovviamente molto positivo. Il Lille si è qualificato due volte per una competizione europea e ha ancora una possibilità di arrivare in Champions League l'anno prossimo. In questa stagione ha anche raggiunto i quarti di finale di Conference League. E, al di là dei risultati, ha soprattutto fatto del Lille la squadra che ha praticato il miglior calcio della Ligue 1 con il Paris Saint-Germain. Uno stile molto propenso all'attacco, con la scelta del possesso palla: prendersi dei rischi e non mollare mai Alcuni giocatori grazie a lui si sono messi in mostra, come Edon Zhegrova, Angel Gomes o Leny Yoro".
Pregi e difetti della sua gestione?
“Molte cose le ho appena spiegate ma prima possiamo dire che lo stile di gioco della squadra di Paulo Fonseca è stato un vero piacere. Ha fatto piacere anche al pubblico sempre più numeroso e fervente presente allo stadio. Se dovessi trovare un punto negativo sarebbe la fine della stagione. Se da una parte ha sempre qualificato il Lille a una competizione europea, dall'altra ha fallito all'ultimo l'accesso diretto alla Champions League. La cosa che dà più fastidio è che prima dell'ultima partita il Lille era qualificato".
Come ha gestito la pressione?
“Onestamente molto bene. Per due anni è riuscito a farsi seguire dai suoi giocatori, che hanno creduto al suo progetto. Per quel che riguarda il rapporto con i media, nei primi mesi c'era la barriera linguistica, ma si è sforzato di parlare francese abbastanza velocemente. Era relativamente disponibile a parlare di argomenti diversi".
Credi che sia un profilo da Milan?
“Sì, penso che sia una buona scelta. Ha esperienza, maturata non solo in Francia ma anche in Ucraina. E conosce il campionato italiano dopo aver allenato la Roma. Ha dei principi di gioco molto interessanti e l'ambizione di fare un salto di qualità nella sua carriera. È capace di rilanciare una squadra che, credo, ha avuto difficoltà in questa stagione. E avrà ovviamente giocatori superiori a quelli che ha gestito al Lille. Dobbiamo dargli un po' di tempo a inizio stagione in modo che la squadra capisca il suo piano di gioco. E, naturalmente, la finestra di mercato sarà importante”.
I tifosi però sono perplessi, non lo ritengono un tecnico vincente
“Sì, è questo il difetto che possiamo trovargli oggi, guardando i suoi risultati. Questo è ciò che è mancato al Lille per due stagioni, nonostante partite molto importanti. È a Milano che deve superare questo traguardo”.
Tra i giocatori nel mirino del Milan c'è Jonathan David
"Jo David è uno dei giocatori più importanti del Lille da 4 anni. È il capocannoniere della squadra, ha segnato 19 gol in questa stagione. Mon è l'attaccante più spettacolare o più estetico del mondo ma segna e soprattutto ha un impegno collettivo enorme. Lavora tantissimo e ovunque in campo".
Altro giocatore nel mirino del Milan è Tiago Santos
"Tiago Santos è una delle rivelazioni della stagione in Ligue 1. È arrivato sotto traccia la scorsa estate dal Portogallo e senza l'aspettativa di essere titolare, ma ha subito impressionato tutti per le sue qualità fisiche e tecniche. Nel contropiede è formidabile e ha un tiro potente. D'altro canto deve ancora crescere sul piano difensivo e deve ancora fare esperienza ad altissimo livello".
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