Il Milan ha vinto quando è rimasto in 10: si vede la testa di Sergio, ora i Fantastici Quattro

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Ieri alle 12:00Primo Piano
di Francesco Finulli

Il Milan ieri sera non ha vinto all'intervallo quando ci sono stati i tre cambi che, di fatto, si sono rivelati decisivi. I rossoneri non hanno vinto nemmeno quando sono riusciti a buttare giù il muro dell'Empoli per la prima volta con Leao e nemmeno quando si sono ripetuti con Gimenez. Il Diavolo non si è portato a casa i tre punti al fischio finale. No, il Milan ha vinto quando è rimasto in dieci per la reazione e l'atteggiamento maturo e da grande squadra.

La testa di Sergio

Oggi sarebbe facile parlare solamente della testa di Leao, quella concreta con cui ha segnato e quella astratta che rappresenta lo spirito con cui è entrato in campo. La vera testa protagonista di oggi, però, è quella di Sergio Conceicao. Al netto delle varie rimonte dell'ultimo mese, alcune arrivate quasi di pancia, ieri il Milan ha dimostrato di avere un atteggiamento e uno spirito maturo, una mentalità seria: come quella del suo allenatore. Davanti all'inferiorità numerica potevano riapparire i fantasmi del passato, recentissimi. Invece la squadra ha recepito il messaggio del proprio tecnico che ha deciso di non fare cambi ma semplicemente di accentrare Walker e arretrare Musah, lasciando tutti gli attaccanti dentro. Quando il tuo coach fa una scelta del genere, il messaggio che arriva in campo è solo uno: vincere. I rossoneri hanno continuato ad attaccare, hanno beneficiato dell'espulsione toscana e infine hanno preso il largo.

Fantastici Quattro

E se come atteggiamento e mentalità, soprattutto i giocatori importanti e che devono fare la differenza, le cose stanno cominciando a cambiare. Ora Sergio Conceicao ha di fronte a sè una sfida non da poco come quella di cercare di fare coesistere i Fantastici Quattro, come già sono stati ribattezzati. Ieri nel secondo tempo erano tutti dentro: Pulisic, Felix, Leao e Gimenez. Tre su quattro sono stati decisivi sul tabellino, il quarto dopo un primo tempo un po' fine a se stesso, ha tirato fuori la concretezza. Con l'Empoli in questo stato di forma è una soluzione che può funzionare, così come aveva dato i suoi frutti (parzialmente perchè Pulisic era uscito) contro la Roma nel finale. Da capire se il tecnico portoghese riuscirà a far coesistere tutti insieme anche in test contro avversari di maggior livello. Una prima risposta si potrebbe avere già mercoledì a Rotterdam.