Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema, comprendi Sergio?

Jack Sparrow, il pirata più famoso dei Caraibi, dice sempre: "Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema". Comprendi Sergio? Arrivato per cercare di risollevare le sorti di una stagione deludente, esclusa la parentesi in Supercoppa Italiana, Conceiçao non è riuscito a migliorare i risultati del suo precedessore. Anzi, con il portoghese ex Porto il Milan ha addirittura peggiorato il proprio rendimento rispetto alla gestione Fonseca, che comunque ha lasciato in eredità una squadra ampiamente in corsa per il quarto posto, oltre che a 6 punti dagli ottavi di Champions League.
Numeri impietosi
Spesso nel corso della sua gestione Conceiçao si è lamentato di non avere abbastanza tempo per lavorare con la squadra. Dopo l'eliminazione dalla Champions League per mano del Feyenoord l'ha cominciato ad avere, eppure il rendimento è calato ancora di più. Ma in generale, proprio come nella precedente gestione, con il portoghese in panchina il Milan non è mai riuscito a trovare continuità. Anzi.
Su 42 punti disponibili, infatti, Conceiçao ne ha appena conquistati la metà, 21 con quello di ieri sera, facendo scivolare il Diavolo sempre più giù in classifica, per la precisione al nono posto. Ad oggi l'Europa è un miraggio, ma non solo la Champions, anche la più semplice delle Conference League, motivo per il quale la Coppa Italia è un treno che il Milan non può permettersi di perdere.
È tutta una questione di atteggiamento
Nel post partita di Milan-Fiorentina Sergio Conceiçao ha detto che la sua squadra dovrebbe iniziare ad agire piuttosto che reagire. Ma può mai essere che in 22 partite alla guida del Diavolo il portoghese non sia stato ancora in grado di inculcare nei suoi giocatori questa idea?
Il dato è tanto preoccupante quanto il rapporto tra i punti conquistati in campionato e quelli disponibili. 13 volte su 22 il Milan si è infatti trovato in una situazione di svantaggio, rimontando in 7 di queste (Juventus, Inter, Como, Parma, Lecce, Como e Fiorentina per ultima). Grazie a cosa? Ovviamente alle qualità di questa squadra, ma anche ai cambi in corsa che lo stesso Conceiçao ha fatto. Sono infatti 12 le sostituzioni all'intervallo su 22 partite, molte delle quali per l'appunto decisive, vedi quella di Leao a Lecce.
Conclusioni
Dunque quello che Jack Sparrow ha un senso, anche perché se l'atteggiamento di Sergio Conceiçao verso il problema non dovesse cambiare, trovare una soluzione quantomeno per questo finale di stagione sarà complicatissimo. E basta appellarsi ad alibi o situazioni esterne, questo Milan va rifondato, soprattutto nello spirito, nell'atteggiamento.

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