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Fonseca: "Ecco tutta la formazione di domani. L'atteggiamento di sabato deve essere la normalità"

LIVE MN - Fonseca: "Ecco tutta la formazione di domani. L'atteggiamento di sabato deve essere la normalità"
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Oggi alle 15:13Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Amici e amiche di MilanNews.it, benvenuti nella sala stampa di Milanello. A breve mister Paulo Fonseca prenderà parola per presentare in conferenza la sfida di domani pomeriggio contro il Club Brugge in Champions League. Milan che ritrova, verosimilmente, Leao e Theo, con Gabbia in dubbio e un Abraham che è ancora out dopo il problema alla spalla sofferto nel match casalingo contro l'Udinese; i rossoneri sono ancora alla ricerca dei primi tre punti nel nuovo format della competizione UEFA. Rimanete con noi ed il nostro live testuale per seguire tutte le dichiarazioni di mister Fonseca, che sarà affiancato da Tijjani Reijnders.

14.40 - Comincia la conferenza stampa di Paulo Fonseca

Tutte le esperienze fanno parte della cresciuta di una squadra, sia belle che brutte. Vede nella squadra la fiducia per iniziare da domani il giusto percorso in Champions?

"È quello che vogliamo. È una competizione diversa, che abbiamo cominciato contro due tra le squadre più forti in Europa in questo momento. Sono state due partite diverse: difficoltà col Liverpool, qualità col Leverkusen, soprattutto nel secondo tempo. Non abbiamo vinto ma abbiamo dato segnali di crescita. Domani è difficile, il Brugge gioca molto bene. Dobbiamo continuare a crescere in questa competizione e vogliamo vincere se vogliamo avere possibilità di continuare. Non è decisiva ma è importante, dobbiamo vincere".

Quanto è importante recuperare due giocatori come Leao e Theo? Domani ci saranno? Hanno capito il momento?

"Giocheranno domani dal primo minuto. Da loro mi aspetto quello che mi aspetto da tutti: che diano il massimo per far vincere il Milan. È una situazione normale, anche per loro. E domani giocano".

Nell'evoluzione della squadra la partita manifesto è il derby dove tutto è andato quasi alla perfezione, mentre con l'Udinese c'è stata sofferenza e sacrificio. Quanto manca per arrivare all'idea di calcio dominante?

"È un cambiamento grande. Sento che piano piano stiamo arrivando a cose che penso che saranno importanti per la squadra. I primi 30 minuti con l'Udinese abbiamo visto tante cose importanti e belle. Mi aspettavo di avere più continuità, ma con il rosso di Tijji è stato difficile, anche se ci sono state altre cose importanti. Una squadra non si forma solo con quello che facciamo tatticamente, anche l'attitudine e la crescita del gruppo è una crescita importante. In futuro spero che questo atteggiamento possa essere la normalità, e con questo atteggiamento possiamo costruire altre cose. Questo atteggiamento deve essere la normalità, poi possiamo crescere, e secondo me stiamo crescendo, anche nelle altre cose".

Ora c'è la fase calda della stagione, 7 partite in 21 giorni. Mai come adesso è importante avere una rosa ricca. Domani in attacco non avete Jovic e Abraham ma solo Morata e Camarda. La rosa è un po' corta in avanti, a gennaio si aspetta colpi in attacco?

"Sono molto soddisfatto con i giocatori che ho. Questa non è una situazione normale avere Abraham e Jovic fuori. Normalmente abbiamo sempre soluzioni, e in più abbiamo Camarda, in cui crediamo molto. Non penso che in questa posizione abbiamo bisogno di altri giocatori".

Come sta Gabbia? Pensa di fare del turnover domani oppure ritiene che ci sia bisogno di continuità?

"Gabbia ha provato oggi in allenamento, giocherà domani. Adesso è importante tutti i giocatori disponibili per fare questo turnover, ora ci sono tante partite e abbiamo bisogno di tutti. Credo in tutti i giocatori, penso che tutti possono essere importanti in questo momento".

Il messaggio importante che arriva dalla vittoria con l'Udinese è che tutti sono importanti...

"Sì. Penso che possiamo parlare di Chukwu e Okafor, sono calciatori di qualità. Hanno bisogno di fiducia, e penso che hanno giocato con fiducia e bene. Per un allenatore è molto positivo avere giocatori allo stesso livello per poi scegliere in base alla partita. Sono stato molto soddisfatto perché chi ha giocato hanno detto a me e a tutti che possiamo contare su di loro. È la mia più grande soddisfazione avere questa possibilità perché i giocatori sono pronti".

La leadership di Fofana e Morata...

"È difficile parlare di uno o di un altro quando tutti i giocatori hanno lavorato tanto e insieme. Fofana, Pulisic, hanno fatto grandi partite ma tutti i giocatori sono stati importantissimi, anche chi è entrato. È importante il feeling che donano alla squadra, penso che sono stati tutti ad un livello molto buono. Deve essere la normalità di come gioca il Milan".

Qual è l'obiettivo del Milan in questa Champions?

"Io non penso molto al futuro a lungo termine. Non abbiamo vinto le prime due, dobbiamo pensare alla prossima. Domani non dobbiamo fare grandi conti per il futuro ma semplicemente vincere la prossima. Ora abbiamo tante gare, dobbiamo pensare partita per partita".

La fascia di capitano a Maignan dopo che non ha avuto la fascia con la Francia...

"La mia scelta non ha nessuna connessione con quello che è successo con la Nazionale. La mia scelta è fatta da tempo, ho parlato con Mike: è uno dei leader del gruppo. Ha avuto la possibilità di avere la fascia, è uno dei giocatori che ho citato da aggiungere ai leader per guidare la squadra".

Come ha visto la squadra in questi giorni?

"La squadra si è allenata sempre bene. Ora è difficile da valutare, non possiamo allenarci tanto. Ho di nuovo sensazioni positive, mi sembra che la squadra stia bene e con fiducia".

Milan squadra tra le meno fallose in Italia in Europa ma tra le più sanzionate. Come se lo spiega?

"Come allenatore non posso dire che i miei giocatori fanno fallo (ride, ndr). Devo difendere sempre il gioco, il calcio, dobbiamo giocare. Sanno però quello di cui abbiamo parlato in questi giorni. Siamo un po' "santi", dobbiamo essere di più quello che siamo: Diavolo. Dobbiamo migliorare anche in questo, e per me migliorare è fare i falli che c'è bisogno di fare. Ovviamente senza violenza, non è bello. Ma dobbiamo essere intelligenti".

Domani sarà Theo il capitano?

"Non ho deciso, ci devo pensare oggi. Theo è una possibilità. Lui sta bene, si è allenato bene in questi giorni, anche oggi. Sta bene, Theo è un calciatore con grande esperienza e sta bene".

Come si fa a mantenere il livello di grinta e di intensità come alto come fatto sabato?

"Si parla tanto e mi sembra che questo non sia un problema di oggi. Devo capire cosa fare per far migliorare la squadra sugli atteggiamenti, l'attitudine, la voglia. È quello che sto facendo, sono più esigente su questo".

Sulla posizione di Reijnders e Fofana: 

"Avevo detto così perché per vedere Tijji vicino a Fofana non esaltiamo le caratteristiche principali di Reijnders. In determinati momenti possiamo vederlo come numero 6, se invece siamo in avanti lo guardiamo come trequartista. In questa struttura ha la possibilità di fare entrambe le cose, dipende dalla zona: lui fa le due posizioni".

Sul Brugge:

"È una squadra con grande qualità offensiva. Se guardiamo la partita che hanno perso col Dortmund hanno dominato e creato tanto. È importante difendere bene, non tanto, ma bene. Sono una squadra con grande qualità offensiva e sugli esterni, così come il mediano. Penso che dobbiamo essere molto concentrati sulla fase difensiva, non dobbiamo lasciargli la possibilità di attaccare perché sono molto pericolosi. Col Dortmund hanno perso ma hanno creato molto. Come il derby? No, è diverso. La competizione è diversa, così come le caratteristiche degli avversari".

La prova di Pavlovic contro l'Udinese. Come l'ha visto?

"Vuoi sapere se gioca con Gabbia domani? (ride, ndr). No, non gioca. Questa è una realtà diversa per Pavlovic, è un modo di giocare diverso rispetto a quella che aveva nel suo ultimo club. Penso che nelle prime partite Pavlovic ha fatto cose bene e altre cose che deve migliorare in fase difensiva. Abbiamo lavorato durante questi tempo, penso che ha avuto una crescita in questa partita (con l'Udinese, ndr). È stato equilibrato, lui è uno che vuole andare sempre ad anticipare, è uno fisico. Noi vogliamo un difensore centrale più equilibrato. Penso che abbia fatto meglio, ma penso anche che ha bisogno di crescere: non ha fatto una partita senza errori, ma ha fatto bene. Se facciamo un paragone con le sue altre partite è cresciuto tanto. Ma continuano ad esserci cose da migliorare

Domani gioca Chukwueze?

"Vi dico direttamente la squadra di domani (ride, ndr). Maignan, Emerson, Gabbia, Tomori, Theo, Fofana, Loftus-Cheek, Reijnders, Pulisic, Leao e Morata".

La situazione che ha portato al rosso di Reijnders è recidiva?

"Abbiamo fatto vedere ai giocatori la situazione. Una delle cose in cui siamo cresciuti di più è la fase difensiva: la squadra è corta, occupa lo spazio razionalmente. Ma non è stato facile cambiare questo perché avevano sempre riferimenti individuali, e non è una critica al passato. Nell'azione del rosso di Tijji c'è stato un cambio tra Reijnders e Terracciano che era programmato, Pavlovic non deve essere attratto dall'attaccante quanto c'è tanto spazio alle spalle. Se l'attaccante prende palla lì qual è il problema? Non dobbiamo essere attratti in questi momenti. Ne abbiamo parlato, hanno capito. Sono cose che succedono ma che dobbiamo imparare".

Sulla definizione di box to box

"Tutti nel calcio oggi devono saper sia attaccare che difendere. Son, esterno del Tottenham, è un box to box. Uno associa il box to box ai corridoi centrali, ma sono tutti box to box".

15.13 - Termina la conferenza stampa di mister Paulo Fonseca.