Volata finale verso il futuro
~Sospeso fra un presente deludente e un futuro incerto anche a livello societario, il Milan prova a isolarsi dai vari problemi e a pensare solo al campo e alle dieci partite che mancano alla fine di questa tribolata stagione che non sta certo andando come tutti volevano e auspicavano. Dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, si riparte con la volata finale del campionato; il Milan è ormai nelle retrovie e in posizione defilata, non ha apparentemente più obiettivi da raggiungere, se non una complicatissima qualificazione all'Europa League alla quale in pochi credono davvero; fra questi pochi c'è sicuramente il tecnico Inzaghi, che a parole ha sempre cercato di motivare e caricare tutto l'ambiente, salvo poi mandare in campo una squadra tremebonda e spaventata, che troppo spesso si è fatta dominare anche da avversari teoricamente più deboli e ha subito tantissime rimonte, segno di scarsa personalità. In questo 2015 da incubo i rossoneri in campionato hanno battuto solo le ultime tre della classifica, sempre a San Siro e la vittoria in trasferta manca addirittura da metà ottobre, davvero un'astinenza troppo lunga per una squadra di blasone come il Milan. Il primo obiettivo, quindi, è proprio questo, ovvero ritrovare il sorriso (e i tre punti...) lontano da San Siro e per farlo bisogna espugnare il Barbera di Palermo, impresa non facile anche se ultimamente la squadra di Iachini è in calo. Bisognerà vedere se il lavoro durante la sosta, pur senza i nazionali, ha consentito a Inzaghi di dare qualche certezza in più a una squadra che nelle ultime due partite ha mostrato progressi sul piano del gioco, ma che resta piena di problemi e incognite; intanto c'è l'aspetto positivo del recupero di molti infortunati, che consentono al mister di schierare una formazione più simile e vicina a quella che aveva in mente a inizio stagione e l'obiettivo è rivedere finalmente, dopo più di tre mesi, quella squadra che a dicembre, prima della sosta natalizia, aveva favorevolmente impressionato, battendo il Napoli e pareggiando all'Olimpico contro la Roma (anche se poi i successivi risultati negativi dei giallorossi hanno sminuito il valore di quel pareggio). Come detto, eravamo a dicembre, cioè a Natale, mentre ora siamo a Pasqua e ciò la dice lunga sul lungo passaggio a vuoto di questo Milan, che alla fine del 2014 sognava ancora la Champions League, mentre ora vede con il binocolo anche l'Europa di riserva e nel frattempo ha perso per strada anche la Coppa Italia.
Inzaghi parla ancora orgogliosamente di dieci finali da vincere, ma viene da chiedersi a cosa possano servire, ammesso e non concesso di riuscire davvero a vincerle tutte, visto il calendario tutt'altro che agevole: da raggiungere c'è solo un posto in Europa League, ma la classifica dice che non è facile; per i giocatori c'è lo stimolo di dimostrare di essere da Milan, conquistandosi una riconferma per il prossimo anno, anche se le incertezze sul futuro societario (le voci di una cessione a investitori asiatici si moltiplicano e si accavallano in queste ore) rendono ancor più oscuro il futuro di tutti (perchè eventuali nuovi proprietari potrebbero avere idee diverse sull'organico della squadra); lo stesso Inzaghi cerca una difficile conferma per la prossima stagione, che al momento, dopo aver rischiato addirittura l'esonero, sembra davvero una chimera, ma che con molti risultati positivi e buone prestazioni potrebbe diventare realtà; chi ha il Milan nel cuore non può non voler bene a Inzaghi e, di conseguenza, augurargli solo cose positive, ma francamente il rendimento della squadra gioca a suo sfavore, così come i tanti errori commessi per inesperienza; sarà difficile invertire la tendenza e il suo futuro che sembra già segnato. Insomma, nonostante le apparenze il Milan, i suoi giocatori e lo staff tecnico si giocano molto a Palermo e nelle prossime partite, anche perchè c'è una tifoseria delusa e disillusa da riconquistare e riportare allo stadio; anche questo era un obiettivo a inizio stagione ma è stato miseramente fallito e le presenze a San Siro nelle ultime partite lo confermano.
A Palermo il Milan cerca finalmente una vittoria in trasferta; come già sottolineato l'ultima risale a ottobre e venne conquistata al Bentegodi contro il Verona; era un Milan che aveva iniziato in modo positivo la stagione e sognava il terzo posto, poi progressivamente la situazione peggiorò e anche il deficitario rendimento lontano da San Siro (non che in casa le cose siano andate molto meglio...) ha affossato la squadra e cancellato sogni e illusioni. Inzaghi continua a lavorare con impegno e volontà, cercando comunque di dare ancora gioco, anima e identità alla sua "creatura"; contro Fiorentina e Cagliari si sono visti progressi sul piano del gioco e bisogna proseguire su questa strada, indipendentemente da chi scenderà in campo; vista la situazione, attualmente nessuno ha garanzie per un futuro ancora incerto sotto molti punti di vista, quindi anche le vittorie e le buone prestazioni possono servire a rasserenare tutto l'ambiente ed è proprio per questo che anche il Milan deve impegnarsi in questa volata finale del campionato, puntando a vittorie "di tappa" che rendano meno amara una stagione negativa, anche se ormai c'è poco da conquistare a livello di classifica.
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