ESCLUSIVA MN - Braida: "Linea verde, ma che sia di qualità. Se poi c'è un meno giovane bravo ben venga..."

ESCLUSIVA MN - Braida: "Linea verde, ma che sia di qualità. Se poi c'è un meno giovane bravo ben venga..."MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 1 maggio 2013, 12:00Esclusive MN
di Gaetano Mocciaro

Presente ai MilanNews Awards il direttore sportivo del Milan Ariedo Braida commenta il premio a Stephan El Shaarawy e Andrea Petagna e indica la via per il futuro dei rossoneri. In esclusiva per MilanNews.it.

Ariedo Braida, una serata di festa rossonera con i MilanNews Award a El Shaarawy e Petagna

"Un premio per due giovani talenti, che portano tanto entusiasmo e passione. Che è quello che non deve mai mancare nel calcio. Queste componenti sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi. Nel calcio ci sono i cosiddetti sogni e loro li possono realizzare. E questo premio è importante perché dev'essere per loro uno stimolo per imparare le cose della vita, imparare a comportarsi bene, in modo leale. Perché questi ragazzi sono dei simboli per i giovani e i giovani da loro devono prendere cose buone, positive. Insomma, questi giocatori devono essere i portatori di questi valori. Perché noi dobbiamo essere innanzitutto degli educatori. Non dobbiamo sempre parlare di altre cose come i soldi. Il calcio è bellissimo, uno sport meraviglioso e questi sono i valori che dobbiamo portare avanti e questi ragazzi devono essere i portatori veri dei valori veri della vita e dello sport, che dev'essere sempre fatto in modo leale. Ecco, la lealtà è fondamentale nello sport".

Il Borussia Dortmund grazie alla politica dei giovani si è rialzato ed è arrivato in finale di Champions League. Il Milan sembra aver intrapreso questa strada

"Mi pare che ormai ci sia stato un cambio di rotta. Nella nostra squadra ci giocano ragazzi giovani, questa stagione è iniziata, diciamo, non benissimo perché c'è stato un ricambio generazionale. Adesso le cose stanno andando meglio e speriamo di riuscire a ottenere un risultato importante, che è quello auspicabile del terzo posto. Intanto abbiamo giovani importanti che sono diventati titolari, che non è semplicissimo nel Milan esserlo a 20-21 anni".

Erano tanti anni che non vedavamo giovani del vivaio rossonero titolari, dai tempi di Albertini

"Il prossimo anno ci sarà anche Cristante, ad esempio. Le giovanili stanno facendo molto bene, lo dimostra anche Petagna, ragazzo molto giovane e c'è la speranza che questi ragazzi crescano. La politica è questa, ossia di seguire la strada dei giovani ma vorrei precisare una cosa: giovane non è sinonimo di bravura ma è soltanto un dato anagrafico. Quindi, i giovani sì se sono bravi. Perché a volte giovane non vuol dire niente. Poi c'è un meno giovane bravo ben venga".