Favo (ct U17): "Liberali talento baciato da Dio. Camarda? Vi dico cosa mi ha impressionato"
Lo scorso 5 giugno col successo per 3-0 contro il Portogallo, la nazionale italiana Under 17 si è laureata campione d'Europa di categoria per la prima volta nella sua storia. Un'impresa che certifica come il nostro movimento sia florido. Per il Milan motivo di maggior soddisfazione per la presenza di 4 giocatori come Francesco Camarda (autore della doppietta in finale) ma anche di Mattia Liberali, Emanuele Sala e Alessandro Longoni. In esclusiva per MilanNews.it, il commissario tecnico dell'Under 17, Massimiliano Favo, ci racconta la trionfale esperienza cipriota e anche i 4 gioiellini rossoneri.
Mister Favo, l'Italia Under 17 è campione d'Europa e dà continuità a un movimento che l'anno scorso ci ha portati a essere campioni Under 19 e vicecampioni del mondo Under 20
"È un movimento che ormai da anni ci sta dando grandissime soddisfazioni. Progetto nato con Arrigo Sacchi e col tempo e col lavoro di tutti quelli che si sono susseguiti sta portando dei risultati importanti. Il lavoro del settore giovanile è cresciuto in modo esponenziale e lo dimostrano anche i ranking per l'Under 17 e Under 19. La vittoria dell'Europeo significa la qualità che c'è nel movimento calcistico italiano. Il talento c'è, l'importante è rifinirlo, fare in modo che questi ragazzi emergano".
Mai nella storia l'Italia era riuscita a trionfare come Under 17
"Sono stati fatti passi da gigante. Già con Nunziata erano arrivati due secondi posti, stavolta ce l'abbiamo fatta. Non è stato facile, considerando che si parte con 54 squadre al via, per giunta battendo in finale il Portogallo, dominando la partita e giocando un gran calcio. Metabolizzare emozioni così non è facile. Io in questi ragazzi ci credo tantissimo".
Una risposta a chi vede la carenza di talento in Italia. E la storia dei ragazzi che non giocano più per strada
"Sembra che il problema riguardi solo l'Italia. È una questione generazionale che coinvolge tutti i paesi. Certo, un fondo di verità c'è anche, serve trovare le soluzioni: magari le scuole calcio potrebbero fare le veci della strada, quindi permettere ai ragazzi di avere più libertà, di mostrare maggiormente il proprio talento".
Yamal a 16 anni intanto ha vinto un Europeo con la nazionale maggiore. Giocatore che è stato inevitabilmente preso ad esempio per la nuova generazione di calciatori
"Guardi, Yamal mi è capitato di affrontarlo con l'Under 15 qualche anno fa ed era già sotto età, i nostri lo avevano tenuto a bada. Lo marcava Matteo Cocchi che fece una grandissima partita. Certo, Yamal è uno di quei giocatori baciati dal Signore e che nascono ogni 100 anni. E per questo non è giusto paragonare tutto il movimento a lui. Mi auguro semmai che dia un'ulteriore spinta al movimento giovanile, a puntare sui ragazzi".
Camarda può essere la risposta italiana a Yamal?
"Spero di sì, ma parliamo di ruoli diversi. Camarda è un centravanti, deve fare sportellate nell'area di rigore, ha spesso il raddoppio di marcature, dive d'opportunismo. Le previsioni dicono tutto e il contrario di tutto, lui avrà la possibilità di allenarsi con grandi giocatori e di migliorare ulteriormente".
Su di lui sono riposte molte speranze. Cosa la colpisce di più di questo talento?
"Lo avevo già dall'Under 15 e vincemmo un torneo in Portogallo, poi tutta l'escalation fino all'Under 17 da sotto età e persino all'Under 19 a dare una mano a tutti gli Europei. Grande percorso, ma di Ciccio, come lo chiamo io, mi va di sottolineare non tanto il discorso tecnico che comunque è sotto gli occhi di tutti. Ciò che mi colpisce di lui è la sua costante voglia di migliorarsi e come si rapporta con i compagni. Gli aspetti principali alla fine sono quelli".
Altro protagonista dell'ultimo Europeo è Mattia Liberali
"Mattia è un giocatore incredibile, dal punto di vista tecnico. Uno di quei giocatori, dal punto di vista del talento, baciati da Dio. Ha una sfacciataggine fuori dal normale, non ha paura di osare. Prende palla, salta l'uomo con facilità, può avere un grandissimo futuro. L'ho avuto già nell'Under 15, poi l'anno scorso e quest'anno si è riconfermato. Abbiamo ancora davanti agli occhi la sua prodezza contro l'Inghilterra che ci ha fatto andare in semifinale".
Costacurta l'ha paragonato a Foden
"Ognuno cerca sempre di trovare un paragone, diciamo che Liberali potrebbe somigliargli nelle movenze. Probabilmente occupa una posizione in campo diversa e rispetto a Foden usa anche il destro".
Tra i rossoneri che si sono messi in mostra anche Emanuele Sala
"Con me Emanuele è partito in sordina, poi ha fatto un finale di Europeo entusiasmante. Mi ha stupito perché ha l'intelligenza e la capacità di giocare in ogni ruolo di centrocampo. Per me farà una carriera importante da professionista, perché è uno di quei giocatori che ogni allenatore vorrà avere".
Un infortunio ha tolto dalle ultime due partite Longoni
"Abbiamo vinto l'Europeo con quattro giocatori del 2008 e non è un caso se questi ragazzi si sono ritagliati spazio da sotto età. Credo che Alessandro possa essere considerato anche lui un 'predestinato' perché per la sua età ha una maturità incredibile. Testa sulle spalle ma anche notevoli doti da portiere".
Lei ha parlato della necessità di rifinire il talento di questi giovani. L'Under 23 è la soluzione ideale?
"La differenza tra il mio percorso e quella di questi ragazzi è che giocare nell'Under 23 ti darà la possibilità importantissima di giocare nel tuo club ma allo stesso tempo di farti le ossa in Serie C e questo ti dà la possibilità di fare il salto magari nell'arco della stessa stagione. Dal punto di vista professionale è qualcosa che agevola questi giovani".
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