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Gambaro: "Il Milan aveva tutto per vincere lo scudetto. Ma c'erano difetti cronici non colmati"

ESCLUSIVA MN - Gambaro: "Il Milan aveva tutto per vincere lo scudetto. Ma c'erano difetti cronici non colmati"MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
martedì 4 giugno 2024, 16:00ESCLUSIVE MN
di Gaetano Mocciaro

Stagione finita, è tempo di bilanci e di pensare al Milan che verrà. Cosa serve ai rossoneri per accorciare il gap con l'Inter? Ne abbiamo parlato con Enzo Gambaro, campione d'Italia col Diavolo nel 1992 e nel 1993. In esclusiva per MilanNews.it.

Enzo Gambaro, si è chiuso il campionato e con esso un ciclo
"Io parto dagli ultimi due anni che sono stati negativi. Hai ottenuto un quinto posto e saresti uscito dalla Champions. Non hai valorizzato De Ketelaere che magari non è un campione ma sicuramente è un buon giocatore. Stagione negativa. Quest'anno il Milan era notevolmente rinforzato dalla società ed è stato fatto un lavoro importante a livello di mercato. Però alcuni difetti cronici non sono stati colmati: mancava un attaccante giovane che si alternasse con Giroud, o un centrocampista centrale che tenesse più la posizione anche se in questo caso era soprattutto un'idea dell'allenatore non volere giocatori con queste caratteristiche. Credo che il Milan avesse tutte le possibilità per lottare per lo scudetto, ma un conto è rimanere sulla scia della prima e un altro arrivare a 15-18 punti dai campioni d'Italia. In definitiva sono state due stagioni negative, anche se ci sono state delle cose buone con l'arrivo di giocatori bravi: Pulisic è uno dei migliori giocatori della Serie A, Reijnders e Loftus-Cheek bene e poi Chukwueze, che è un giocatore di qualità anche se non è riuscito ad esprimerle al massimo. C'è da capire il perché".

Si è interrotto con un anno d'anticipo il rapporto con Pioli, Scelta giusta? O magari tardiva?
"L'anno scorso la società ha 'sposato' Pioli, allontanando i due dirigenti (Maldini e Massara, ndr). In una scelta del genere, in teoria, ci sarebbe anche la possibilità di prendere un allenatore nuovo. Cosa che non è stata fatta. Evidentemente pensavano che Pioli trovasse continuità. Poi, per carità, si può fare anche peggio e basta vedere il Napoli che da campione d'Italia non si è qualificato alle coppe europee. Ma stiamo parlando del Milan che dopo il Real Madrid è il più grande club della storia del calcio. Quindi credo che sia giusto portare nel limite del possibile il meglio. E non è detto che siano Guardiola o Klopp, ma anche allenatori intermedi che possono costruire qualcosa di importante".

Si volta pagina e si cerca l'allenatore. I tifosi invocano Conte, che prenderà un'altra direzione. O comunque un profilo vincente, il che ha portato alla contestazione per Lopetegui e ai mugugni su Fonseca
"Le partite le vincono i calciatori, se loro sono forti il compito degli allenatori è di non fare danni. Quando hai giocatori fortissimi, anche se metti un tecnico che non ha allenato più di tanto basta che sia intelligente, che non faccia danni e vince uguale. Prendiamo Ancelotti col Real Madrid: ha una grandissima squadra, lui è bravo perché non fa danni. Più il livello scende più l'allenatore conta. Ad esempio nella corsa salvezza il suo peso è maggiore, perché senza il grande giocatore deve tirar fuori delle situazioni tattiche importanti. Nelle grandi conta meno, nelle big italiane chiaramente non essendoci più i campioni che c'erano in passato l'allenatore deve metterci più del suo".

Ti piace Fonseca?
"Fonseca nella sua carriera ha tenuto fede a quello che ha fatto. Se guardiamo bene alla Roma col quinto posto ha ottenuto il miglior risultato in campionato degli ultimi anni. Poi, chiaro: i Klopp, i Guardiola, gli Ancelotti sono un altro discorso ma magari non sarebbero adatti a questo Milan. Lo stesso Ancelotti al Napoli e all'Everton non ha avuto grande fortuna. Dando per buono che arriverà lui, ritengo che abbia la capacità di dare un'idea di gioco, peraltro nel suo percorso in Francia ha ridimensionato molto la questione dei gol subiti. È un allenatore che cerca di far giocare bene le squadre ed è migliorato in difesa, dovrà dare particolare attenzione alle sue idee e deve essere bravo nel non possesso. Può fare un buonissimo lavoro ma serviranno rinforzi". 

Quali sono le zone dove serve intervenire subito?
"Serve un centrocampista in grado di fare da cuscinetto tra difesa e centrocampo. C'era Krunic che come caratteristiche poteva andare bene, anche se come qualità assolute magari non era da Milan. Certamente un attaccante che sappia fare gol e collaborare con i compagni di squadra. Un difensore centrale di qualità: hai un giocatore veloce come Tomori, serve uno che sappia dirigere la difesa e marcare l'uomo frontalmente". 

Un Kjaer dei bei tempi, per intenderci
"Kjaer è uno dei giocatori più importanti negli ultimi anni. Non era Baresi o Nesta, certo, ma nel suo piccolo è stato determinante al 100%. Era uno che sapeva gestire la difesa, sapeva marcare. Ecco, ci vorrebbe un Kjaer con dieci anni in meno".

Anche il terzino destro potrebbe avere un nuovo interprete: si parla di Tiago Santos
"C'è sempre da intervenire, specie se negli ultimi anni fai cose negative. Tiago Santos è un giocatore che Fonseca conosce bene e potrebbe dare una mano, anche se avrà bisogno di rodaggio. Per come la vedo io l'ideale è Di Lorenzo, ma nel suo caso credo che abbia più possibilitò di andare da Giuntoli alla Juventus".