Evani: "A Belgrado contro la Stella Rossa è nato il grande Milan"
Alberico Evani, ex giocatore rossonero, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha ricordato così il famoso match del 9 novembre 1988 in casa della Stella Rossa che fu sospeso per la nebbia e ripetuto il giorno dopo: "La prima partita è stata difficile, molto difficile. Non c’eravamo con la testa e siamo andati in difficoltà. Dopo lo 0-0 di fine primo tempo, la Stella Rossa è passata in vantaggio (rete di Savicevic, futuro rossonero, ndr). La nebbia a quel punto c’era già e faticavamo a vederci noi giocatori in campo: figuratevi quello che potevano capire gli spettatori. Nel 12’ della ripresa tutti negli spogliatoiL.
Se l'arbitro non avesse sospeso il match? Non so se avremmo superato il turno perché non riuscivamo a sviluppare il nostro gioco e arrivavamo sempre secondi sul pallone. Andare avanti con quella nebbia però era impossibile. Il regolamento allora prevedeva che non si ripartisse dal minuto della sospensione e da quel risultato, ma dall’inizio e dallo 0-0. Inutile nascondere che fu un grande vantaggio anche se non poterono scendere in campo Virdis, che era stato espulso il giorno prima per una gomitata, e Ancelotti (che da diffidato era stato ammonito, ndr). In attacco a fianco di Van Basten giocò Mannari.
La seconda partita? Avevamo un’altra testa e le gambe giravano come al solito. Eravamo un’altra squadra... Dopo la grande paura per l’infortunio di Donadoni, che prese una botta violentissima e sembrava morto (frattura della mandibola, ndr), vincemmo con merito e poi disputammo una stagione super. A Belgrado è nato il grande Milan".
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