MN - Niang: "Mihajlovc è stato l'allenatore che mi ha capito più di tutti"
Eroe della salvezza impossibile dell'Empoli, M'Baye Niang cerca una nuova avventura. L'attaccante senegalese, approdato in Toscana a gennaio, ha contribuito all'impresa con 6 reti in 14 partite, segnando la rete decisiva contro la Roma nei minuti di recupero dell'ultima giornata. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it, il senegalese ripercorre la sua ultima stagione e anche i suoi anni al Milan, club che l'ha portato in Italia quando aveva solo 17 anni.
Il tecnico a cui sei più legato?
"Mihajlovic era la persona che mi aveva capito meglio di tutti, mi capì dal primo giorno. Ho solo gratitudine nei suoi confronti perché mi aveva dato tante responsabilità e io volevo restituirle in campo. San Siro non è uno stadio qualunque, quando entri devi essere consapevole di quello che puoi dare e devi avere fiducia in te stesso, mostrare qualità e carattere. Tutte cose che mi ha insegnato Mihajlovic. Sono grato anche ad Allegri per avermi fatto esordire".
Il rapporto con i compagni?
"Ho avuto la fortuna di avere dei compagni di squadra molto forti, come Mario (Balotelli, ndr) ma anche Robinho, Mexes, Menez. Tanta qualità e tanti insegnamenti. E se hai talento e trovi l'allenatore giusto puoi far emergere al massimo le tue qualità".
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