Tassotti: "Se ho mai rimpianto la scelta di non fare il primo allenatore? Sono stato 17 anni al Milan e sono contento così"
Nella lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Mauro Tassotti, ex difensore rossonero, ha parlato anche dei tanti anni da secondo allenatore al Milan. Ha mai rimpianto la scelta di non fare il primo allenatore? Ecco la sua risposta: "Sono stato 17 anni al Milan e sono contento così. Spiace per l'esperienza vissuta al Genoa con Sheva, perché è una bella piazza e avremmo potuto fare un bel lavoro, ma ci sono stati tanti errori. Anche da parte nostra, forse non siamo stati capaci di trasmettere i nostri valori e i nostri progetti".
Sul suo ex compagno di squadra al Milan, Marco van Basten, Tassotti ha invece dichiarato: "Una parola per definire Van Basten? Eleganza. Raro che un giocatore così alto fosse capace di unire tecnica, eleganza e soprattutto efficacia. Marco era molto simile a Cruijff, che era l'idolo di una generazione, anche il mio. Le cose più belle che ha visto fare a Van Basten? Ricordo un gol in rovesciata segnato quando era ancora all'Ajax, alto nel sette, grazia e potenza. Ma anche con noi ha fatto gol bellissimi e soprattutto utili. Mi viene in mente una rete all'Empoli in casa, eravamo sullo 0-0 e non riuscivamo a schiodarci da lì. Lui è entrato più o meno a mezzora dalla fine e ha fatto un gol molto bello, con una finta di corpo e un tiro da fuori area che avrebbe spiazzato chiunque. Anche se giocava con una gamba sola riusciva a fare la differenza. Marco è stato davvero un giocatore speciale, eppure io di campioni ne ho visti. Ma si muoveva con una leggerezza e una intelligenza indescrivibili".
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