Weah: "Sognavo mi chiamasse la Juve, ma come avrei potuto dire di no al Milan che in quegli anni era uno spettacolo?"
George Weah, grande ex attaccante rossonero, ha ricordato così a Repubblica i suoi anni al Milan: "In rossonero ho vissuto cinque stagioni fantastiche. Da avversario lo guardavo, lo ammiravo, ricordo bene quella finale di Champions persa con l’Ajax. Nel Milan c’era ancora Van Basten, che poi mi fece l’onore di lasciarmi la sua maglia numero 9. L’Italia era la nazione di riferimento, tutti volevano venire da voi e fui io a scegliere, anche se sarei potuto andare altrove.
Sognavo mi chiamasse la Juve, ma come avrei potuto dire di no al Milan che in quegli anni era uno spettacolo? È andata così e non si può dire che mi sia andata male. Se sono ancora in contatto con i vecchi compagni? Certo. L’altro giorno ho chiamato Sebastiano Rossi. Con Boban ci sentiamo spesso come anche con Maldini: è stato il mio ultimo capitano, mi ha sempre aiutato, gli devo tantissimo. E poi Marco Simone, il mio grande amico".
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