Licari: "Sarà bene non illudersi che da un giorno all’altro sia tutto cambiato. Servono controprove"

Licari: "Sarà bene non illudersi che da un giorno all’altro sia tutto cambiato. Servono controprove"
Oggi alle 17:48News
di Antonello Gioia

Nel suo commento per La Gazzetta dello Sport, il giornalista Fabio Licari si è così espresso sul Milan dopo lo 0-4 all'Udinese: "[...] Ma sarà bene non illudersi che da un giorno all’altro sia tutto cambiato o che il ricorso alla difesa a tre abbia aggiustato in una notte tutti i problemi. O meglio: servono controprove. Intanto qui c’era l’Udinese di fronte. E l’Udinese non è più la rivelazione. Per quanto l’equazione assenza Thauvin-crollo verticale possa essere un alibi affascinante per i bianconeri, è chiaro che qualcosa s’è rotto. Quarta sconfitta di fila, appena un gol segnato in 360’. Anche le scelte di Runjaic non convincono. Genoa, Inter (soffrendo) e Verona avevano fatto bottino pieno, era dovere del Milan mantenersi in quota. È questa la prima bella notizia per Conceiçao: il Milan ha fatto il Milan, senza dover recuperare due schiaffi. Non l’unica. L’altra è che il Milan è parso squadra. S’è visto un lavoro collettivo non solo in fase d’aggressione, ma anche quando c’era da recuperare palla o aiutare un compagno sotto pressione. S’è visto fino al fischio finale.

Non si può negare il lavoro di Conceiçao: il Milan non ha ancora un’identità definitiva, ieri però alcuni movimenti non sono sembrati casuali. Campo e possesso dati all’Udinese in cambio di ripartenze letali. Può darsi che la difesa a tre abbia compattato le linee, con tutti i pro e i conto che questa scelta propone. Se vogliamo, è stato un surplus di sicurezza quello che Conceiçao s’è concesso, visto che l’Udinese attaccava soltanto con Lucca, spesso preda dei suoi fantasmi, Atta si muoveva ma ci mette sempre tempo per entrare in partita, gli altri facevano fatica ad arrivare da lontano. Probabilmente ce n’era bisogno".