Pagelle - Leao sparisce ancora in Europa. Pulisic, errore grave. Theo fantasma
Queste le pagelle di PSG-Milan:
Maignan 6: prende tre gol, ne cancella uno a Mbappé con una parata ai limiti della fisica per la sua estensione. È il migliore del Milan.
Kalulu 5.5: contiene Mbappé per mezz’ora, poi Kylian mette le marce alte e lo sovrasta in ritmo in occasione del gol del vantaggio parigino. Nel secondo tempo passa accanto a Tomori al centro della difesa.
Thiaw 5.5: si fa ammonire commettendo la stessa tipologia di fallo di domenica sera su Kean. Solo che questa volta è lontanissimo. In difficoltà quando gli attaccanti del Psg vanno con le marce alte. (dal 46’ Calabria 6: ha l’ingrato compito di dover marcare Mbappé, che ha una cilindrata decisamente superiore alla sua, ma Davide riesce a non sfigurare).
Tomori 5.5: Pioli inverte le posizioni dei due centrali, mettendo Fik a destra perché deve essere pronto a saltare su Mbappé se il francese salta Kalulu. Lo fa bene per mezz’ora, poi anche lui viene risucchiato nella giocata extra lusso del francese con la 7 del Psg sulle spalle.
Theo Hernandez 4.5: irriconoscibile, a tratti irritante e con la sensazione di essere costantemente sulle gambe. Non fa niente in fase offensiva, cerca rilanci d’esterno che mettono in crisi i compagni, in difficoltà sulle coperture difensive. Se anche lui va in down, i problemi iniziano essere troppi.
Musah 6: la complessità della prova sarebbe anche sufficiente, ma non puoi allacciarti le scarpe mentre gli avversari stanno per battere un calcio d’angolo, dal quale poi nasce il gol del 2-0 di Kolo Muani. Un errore che entra in quello globale di una fase difensiva tremenda, ma lui è l'unico che non sfigura.
Krunic 5: pronti, via, giallo. Poi sembra mettersi in bolla quando il Milan alza la pressione e sembra mettere alle corde il Psg. Si sgretola dopo l’1-0 di Mbappé e fino al cambio non da segnali di ripresa. (dal 77’ Adli sv)
Reijnders 5: l’unico lampo è il tunnel ad Ugarte che apre la strada all’azione che permette a Leao di poter calciare verso la porta di Donnarumma. Ma anche lui viene inghiottito dal ritmo del Psg e dal non gioco, per larghi tratti, del Milan.
Pulisic 5: entra subito in partita ed è quello che sembra avere le chiavi per mettere in difficoltà Lucas Hernandez e, in generale, il sistema difensivo del Psg. Va via via spegnendosi. In avvio di ripresa crasha davanti a Donnarumma con quella che poteva essere la palla del possibile 1-1. È un errore grave.
Giroud 5.5: è il solito regista offensivo che predica nel deserto, alla ricerca di un pallone giocabile dentro l’area di rigore. Si sbatte come non mai, esempio di applicazione assoluta alla causa. Ma non basta.
Leao 5: perde in maniera netta e senza appello la super sfida con Mbappé. Quando varca i confini italiani, diventa un giocatore normale, quasi che la musica della Champions League funga da kryptonite. Un tiro nel primo tempo, largo di un metro, e una sola sgasata con cross sbilenco. Nel secondo tempo ha la chance di poter attaccare la porta di Donnarumma, ma calcia malissimo confermando di avere una balistica – ad oggi – limitata. I suoi dati in Europa iniziano ad essere preoccupanti: un anno senza segnare in Champions, 3 gol nelle coppe europee in 25 presenze. Se vuole essere un campione, è arrivato il momento di essere più concreto, come gli ha dimostrato Mbappé.
All. Pioli 5: arriva una sconfitta pesante, ma in un certo senso manifesto di quelli che sono i limiti strutturali e tecnici del suo Milan. Una squadra che continua ad essere allergica al gol, con giocatori che sbagliano le scelte sotto porta (Pulisic e Leao su tutti), altri che perseverano negli errori commessi (Thiaw) e altri come Reijnders che stanno faticando a fare la differenza. Il Milan poteva e doveva fare di più a livello tecnico. E per l’ennesima volta, si arriva ad una partita con assenze pesanti in vari reparti.
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