PAGELLE - Maignan para quasi tutto. Morata impatta, Tomori male

PAGELLE - Maignan para quasi tutto. Morata impatta, Tomori male
© foto di MilanNews
Ieri alle 22:53Pagelle
di Pietro Mazzara

Il Milan perde la seconda partita in Champions League, uscendo sconfitto per 1-0 dalla BayArena di Leverkusen contro il Bayer. Queste le pagelle dei rossoneri: 

MAIGNAN 7: primo tempo dove si erige a migliore dei rossoneri. Decisiva la sua parata sulla zuccata in torsione di Hincapié così come altri tre interventi meno belli, ma altrettanto importanti. Anche nel secondo tempo si fa trovare pronto, ma sul gol di Boniface non può fare nulla.

EMERSON ROYAL 5.5: Fonseca lo conferma titolare a destra e nell’uno contro uno con Grimaldo tiene botta. Più in difficoltà quando Boniface esce sul suo lato e lo sfida in velocità. In ritardo nella lettura preventiva sul gol dei tedeschi. Non prova mai a vincere un uno contro uno. 

GABBIA 6.5: prima frazione di gioco attenta, dove bada molto alla sostanza e a tenere corta la distanza da Wirtz, che non ha mai lo spazio necessario per potersi accendere. Con Fofana forma una buona diga per schermare il gioco tra le linee dei Bayer.

TOMORI 5: gli manca sempre qualcosa con la palla tra i piedi. Si prende dei rischi importanti, come quando chiama la salita della difesa in occasione del gol annullato – giustamente – ai tedeschi. Ogni tanto dà la sensazione di perdere le distanze, specie sugli inserimenti di Adli. Messo malissimo in occasione dell’azione che porta al vantaggio del Bayer. 

THEO HERNANDEZ 6: il duello in velocità con Frimpong è importante. Si applica tantissimo in fase difensiva. Quando ha la possibilità di respirare con il pallone tra i piedi, cerca di creare lo spazio per le corse di Leao. Sfortunato quando il suo mancino violento, deviato da Wirtz, va a stamparsi all’incrocio dei pali. 

FOFANA 6.5: schermo difensivo, dove nel primo tempo fa parecchia diga specie nell’asse con Gabbia. Decisive almeno tre sue letture nel fermare i fraseggi corti della squadra di Xabi Alonso. Nel secondo tempo ha qualche sbavatura, ma di certo è tra quelli che hanno fatto meglio e cresce nel corso dei minuti diventando dominante nella fase di recupero palloni.

REIJNDERS 5: un primo tempo fatto di una quantità di errori indicibili per uno con la sua qualità. L’errore più pesante, però, è quando ha la chance di segnare il gol del pareggio: prima sterza perdendo il tempo del calcio. Poi tira con il mancino un pallone che il portiere del Bayer para con meno difficoltà di quello che sembra. Ma perché ha paura di tirare in porta?

PULISIC 6: soldato che si applica alla perfezione secondo il canovaccio della partita. Va in crescendo nel finale di primo tempo, dove effettua il primo tiro verso la porta avversaria. Nella ripresa entra più spesso nella cucitura del gioco. Per poco non trova il gol Olimpico da calcio d’angolo.  (dal 79’ CHUKWUEZE 4.5: impresentabile) 

LOFTUS-CHEEK 5.5: è in difficoltà nel trovare la sua collocazione ideale in campo. Ora trequartista, ora mediano, cerca spesso di andare a occupare le zolle della mezzala per sentirsi a suo agio. Troppi errorini che ne condizionano la valutazione complessiva. Ha la chance del pareggio, ma Hradecky – non sa come – riesce a toglierla dalla porta. 

LEAO 5.5: apprezzabile l’applicazione in fase di non possesso. Una sola sgroppata nel primo tempo mentre nella ripresa ha qualche chance in più. Pecca, in maniera importante, nella qualità dell’esecuzione delle giocate. 

ABRAHAM 5.5: vittima sacrificale dell’esser remissivi del primo tempo. Fa tanto lavoro senza palla e quando può, cerca di far salire la squadra. Poco reattivo nel leggere un pallone di Leao prima del cambio.  (dal 62’ MORATA 6: il suo ingresso sembra galvanizzare il Milan e impaurire gli avversari. Costruisce diverse occasioni. Una, quella dopo la traversa di Theo, è clamorosa e poteva valere il pareggio milanista). 

ALL. FONSECA 5.5: il primo tempo del Milan è in completa antitesi con quanto aveva detto anche alla viglia. Perché ok una difesa attenta, ma rinunciare completamente ad attaccare ha reso facile la vita al Bayer e, soprattutto, ha appiattito mentalmente la sua squadra. Non a caso, dopo il gol di Boniface, è come se il Milan si sia svegliato e abbia messo all’angolo gli avversari. 55 minuti buttati quando il Bayer si poteva e doveva aggredire in maniera diversa.