Da dove nasce il fallimento in Champions. Theo sì, ma prima?! Qualificazione letteralmente buttata

Da dove nasce il fallimento in Champions. Theo sì, ma prima?! Qualificazione letteralmente buttataMilanNews.it
mercoledì 19 febbraio 2025, 16:00Primo Piano
di Antonello Gioia

Il Milan è eliminato dalla Champions League ai playoff dal piccolo Feyenoord, squadra volenterosa ed energica, ma poco più. Il Milan è eliminato dalla Champions League per colpa di Theo Hernandez che, tra primo tempo e inizio ripresa, si concede una doppia ingiustificabile follia con due ammonizioni stupide che costano espulsione a lui e qualificazione alla squadra. 1-1 il risultato finale di ieri a San Siro, 1-2 quello on aggregate: Feyenoord avanti, fallimento Milan.

Buttata via
Ma i motivi di questa eliminazione non si fermano alla vergognosa - l'ennesima - prova di Theo Hernandez. È vero, certo, che i rossoneri avevano ampiamente messo tutti sui giusti binari con la partenza sprint col gol di Gimenez e con un inizio ripresa molto incoraggiante, ma questa squadra ha buttato la qualificazione - pur non compromettendola - già prima. A Zagabria, era fine gennaio, il Milan aveva più di un piede negli ottavi di finale: bastava vincere contro i modestissimi croati allenati da Fabio Cannavaro. E invece: prestazione indegna, errore di Gabbia e sconfitta. A Rotterdam stessa solfa: prestazione di basso livello, errore di Maignan e sconfitta. E tutta questa superficialità, prima o poi, la paghi. E il Milan ne ha avuta in abbondanza durante tutto l'arco della stagione.

Ammazzati
Il fallimento è testimoniato anche dalle parole di Ibrahimovic: "Siamo arrabbiati con noi stessi: noi abbiamo perso e l'avversario è stato più forte. Ci siamo ammazzati da soli. Non siamo arrabbiati con l'arbitro. È colpa nostra, non ci sono scuse o lamentazioni. Dobbiamo guardarci allo specchio e vedere cosa abbiamo sbagliato". Conceicao si prende le responsabilità, almeno pubblicamente: "La faccia di questa eliminazione è di Sergio Conceicao e non di Theo. Di colpe ne abbiamo anche noi e adesso dobbiamo pensare al campionato: c'è il campionato, la Coppa Italia. Dobbiamo essere più forti e lavorare di più". Con un fallimento in più sul groppone.