Pulisic: "Non avrei mai pensato di fare quello che amo per vivere. Quando gioco in America sono ancora più emozionato"
Christian Pulisic è pronto ad aggregarsi al Milan che nella notte italiana è arrivato a New York per la tournée estiva che vedrà i rossoneri confrontarsi in tre amichevoli di lusso con Manchester City, Real Madrid e Barcellona. L'americano è già in città ed è stato ospite, sempre nella notte italiana, del popolarissimo The Tonight Show, talk statunitense presentato da Jimmy Fallon. Le parole dell'attaccante rossonero.
Hai fatto così tanto per il calcio in America. Cosa vuol dire essere arrivati a questi livelli per un ragazzo partito dalla Pennsylvania? "Ancora oggi per me è incredibile: non avrei mai pensato di essere in questa posizione, fare quello che amo per vivere... Incredibile".
Quand'è stata la prima volta che hai pensato di diventare un calciatore professionista? "Il mio primo ricordo è con un pallone da calcio. Forse quando avevo 6-7 anni e mi sono trasferito in Inghilterra. In qualche modo lo sapevo. Quasi ogni anno ad Halloween mi travestivo da calciatore, non ero molto creativo (ride, ndr)..."
Perché il calcio? "Entrambi i miei genitori hanno giocato. Mio papà ha fatto il professionista e mia mamma era probabilmente la miglior calciatrice tra i due: era una gran giocatrice"
Quando usi i videogiochi ti usi? "Beh quando vieni inserito per la prima volta nel videogioco, decisamente vuoi usarti per giocare (ride, ndr): è la cosa più figa di sempre"
Sull'esultanza Eye of the Tiger dopo i gol: ti sei tatuato apposta la tigre? "No, non esattamente: quello non era il piano, non era un'esultanza, ma quando l'ho fatto il tatuatore mi ha detto di provare per vedere se fosse allineato perfettamente. Avevo 18-19 anni"
Cosa succede di bello allo Yankee Stadium: "Sì, abbiamo una grande partita contro il Manchester City il prossimo sabato allo Yankee Stadium: voglio dire una partita di calcio allo Yankee Stadium (ride, ndr)... Sono emozionato prima delle partite? Sì di solito sì e, onestamente, ancora di più quando gioco negli Stati Uniti: è sempre bello essere a casa e giocare con il mio club europeo negli States, è bello"
Intratterrai i tuoi compagni di squadra europei? "Sempre mi chiedono. L'anno scorso eravamo a Los Angeles e mi dicevano: 'Dai Christian è il tuo paese, mostraci qualcosa in giro'. E io gli dicevo: 'Ma io vengo da Hershey, Pennsylvania...' (ride, ndr). New York è un pochino più vicina quindi magari posso inventarmi qualcosa..."
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2024 milannews.it - Tutti i diritti riservati