SCUOLA CALCIO MILAN!
Tutti i giorni si verificano episodi, di vario genere, che ci rammentano che stiamo diventando più “maturi”. Tra le cose che danno a molti di noi la misura del tempo che passa, c’è quella di vedere seduti sulle panchine di quasi tutte le squadre di calcio, professionistiche e non, dei tecnici di cui abbiamo ancora nitido il ricordo da giocatore in attività. E’ una specie di tradizione che si tramanda: ricordo che quando ero piccolo mio padre mi parlava spesso dei trascorsi agonistici di molti allenatori che erano in voga tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta, così come oggi sarei in grado io di raccontare quelli di quasi tutti gli attuali allenatori . In tutto questo, una cosa che balza agli occhi di tutti gli appassionati, è che sono tantissimi gli allenatori arrivati ad altissimi livelli che abbiano trascorso una parte della loro carriera da giocatore con la maglia del Milan. A sensazione credo che questo sia un primato planetario: non credo che esista una squadra di club al mondo che si possa vantare di aver “regalato” al calcio un tale numero di allenatori! Specifichiamo: non stiamo parlando di numero di allenatori in termini assoluti, stiamo facendo riferimento ad allenatori arrivati al top della professione, sia in termini di vittorie conseguite, sia in termini di prestigio raggiunto. E’ evidente che può ragionevolmente pensare che il Centro Sportivo di Milanello non sia semplicemente un luogo dove si allena una squadra, ma piuttosto sia un luogo dove il calcio venga “insegnato”, cioè che si tratti di una vera e propria SCUOLA-CALCIO! E’ un merito che va ascritto alla società di via Turati da sempre, il che fa pensare che sia insito nel DNA della società la capacità di affidarsi, nel corso del tempo, a persone serie, professionisti veri che hanno una spiccata capacità di insegnare il mestiere con passione e cognizione di causa! Non è automatico che uno che sappia giocare a pallone sia anche in grado di insegnarlo agli altri, così come non è automatico avere la capacità di gestire delle risorse umane dentro uno spogliatoio, soprattutto nel calcio attuale delle rose smisurate. Insomma, in quel di Carnago si respira calcio in tutti gli angoli.
Entriamo nello specifico. Ci sono cinque ex calciatori del Milan che sono stati alla guida delle Nazionali maggiori in 8 fasi finali delle più prestigiose competizioni internazionali: 2 volte Giovanni Trapattoni (Mondiali 2002 ed Europei 2004 alla guida dell’Italia), 2 volte Cesare Maldini (Mondiali 1998 con l’Italia e Mondiali del 2002 col Paraguay), 2 volte Marco Van Basten (con l’Olanda ai Mondiali 2006 ed agli Europei 2008), 1 volta Frank Rijkaard (Europei 2000 con l’Olanda), 1 volta Roberto Donadoni (Europei 2008). Da aggiungere che Cesare Maldini ha guidato, anche, la Nazionale Olimpica in 2 edizioni dei Giochi. Giusto per la cronaca, ci sarebbe da segnalare che lo storico CT azzurro Ferruccio Valcareggi (2 Mondiali ed 1 Europeo, peraltro vinto nel 1968) nella stagione 1943-44 vestì la maglia rossonera per 11 volte! Tuttavia preferiamo non includerlo nell’elenco. E’ più giusto sottolineare che Carlo Ancelotti fu il vice del CT Sacchi ai Mondiali di USA ’94 e Ruud Gullit fu il co-allenatore del CT Dick Advocaat agli Europei di Portogallo 2004. All’elenco si aggregherà presto Fabio Capello, che guiderà la Nazionale dell’Inghilerra ai Mondiali del 2010 in Sudafrica.
E veniamo all’attività nelle squadre di club. Procederemo in ordine sparso.
Partiamo dal grande Nils Liedholm, uno degli storici capitani che ha vestito la maglia rossonera per 12 stagioni e 394 volte. Nel 1961, dopo aver smesso di giocare all'età di trentanove anni, il Barone iniziò una brillante carriera di allenatore. Le squadre da lui allenate furono il Milan, il Verona, il Monza, il Varese, la Fiorentina e la Roma. Da allenatore vinse due volte il campionato italiano, con il Milan nel 1979 e con la Roma nel1983 e per tre volte la coppa Italia sempre coi giallorossi. Condusse la Roma anche in finale di Coppa dei Campioni nel 1984 nella sfortunata gara contro il Liverpool. Da tecnico fu uno dei primi ad adottare in Italia il modulo a zona, ispirandosi ai modelli del calcio olandese e brasiliano. Il suo tipo di gioco rappresentò il modello che venne ripreso ed evoluto nel tempo da vari tecnici italiani e non. Insomma, un esempio per tutta la categoria, non solo per le conoscenze tattiche, ma, soprattutto, per la capacità di gestione dei calciatori a disposizione.
Da un capitano rossonero ad un altro: Albertino Bigon (9 stagioni e 329 presenze nel Milan). Dopo la gavetta alla Reggina ed al Cesena, passa alla guida del Napoli di Maradona, conducendolo alla conquista dello scudetto e della Supercoppa Italiana (siamo nel 1990). Dopo la chiusura del ciclo maradoniano, passa al Lecce, poi all’Udinese e quindi all’Ascoli. Nella stagione 1996 approda al Sion (campionato svizzero) dove conquista il campionato e la coppa di Svizzera. Dopo un fugace ritorno in Italia (a Perugia), riprende la sua esperienza all’estero prima in Grecia (Olympiacos Pireo), poi di nuovo in Svizzera (di nuovo al Sion) ed infine, nel 2008, in Slovenia alla guida del Interblock Lubiana, alla cui guida conquista la coppa Nazionale. Nel 2009 ha lasciato il mondo del calcio.
Molto in voga negli anni 70 ed 80 il “sergente di ferro” Gigi Radice (8 stagioni e 95 presenze in rossonero). Luigi Radice ha iniziato e finito ad allenare a Monza (nel 1969/70 la prima esperienza, nel 1998 l'ultima) ma ebbe la sua più grande soddisfazione nella stagione 1975/76: tutt'ora è l'unico allenatore capace di vincere lo scudetto con la squadra del Torino dopo la tragedia di Superga (storico duello con la Juventus). Radice ha poi allenato il Milan (pessima l’esperienza culminata con l’esonero nel 1981/82), l’Inter, la Roma, il Bologna, il Cagliari e la Fiorentina (nel 1992/93 venne esonerato a metà campionato). Dopo quella esperienza, purtroppo, cominciò un declino che lo portò ai margini della scena.
Molto brillante, anche se condensata, la carriera da allenatore di Nevio Scala (5 stagioni e 56 presenze col Milan). L’esordio avviene a Reggio Calabria (nel 1987), e nella città calabrese ottiene una promozione in serie B e sfiora, successivamente, la promozione in A. Nel 1990 passa al Parma. Nei sei anni in cui Scala siede sulla panchina del Parma, il club - che sino ad allora non aveva mai disputato il massimo torneo - entra nei vertici del calcio europeo: dopo la conquista della Coppa Italia nel 1992, il Parma vince la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea nel ’93 e la Coppa Uefa nel 1995. Si trattò di un vero miracolo calcistico che lo portò alla ribalta internazionale. Dopo una parentesi al Perugia, nel 1997/98 diventa l’allenatore del Borussia Dortmund con cui conquista la Coppa Intercontinentale. Nel 2000 allena la formazione turca del Besiktas, nel 2002 allena gli ucraini dello Shakhtar Donetsk (con cui conquista uno scudetto ed una Coppa d’Ucraina), nel 2003 lo Spartak Mosca, con cui vince una coppa di Russia. Profondo conoscitore di calcio, è riuscito, in pochi anni, a diventare uno degli allenatori più vincenti d’Europa.
Sapete chi è uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio? Naturalmente lui, Giovanni Trapattoni, uno che già da calciatore, in 13 stagioni con la maglia del Milan, aveva vinto tutto il possibile. Sterminato il suo palmares da tecnico: 10 titoli nazionali vinti (7 in Italia con Juve ed Inter), 1 in Germania (col Bayern Monaco), 1 in Portogallo (col Benfica) ed 1 in Austria (col Salisburgo); 5 coppe Nazionali (2 in Germania e 3 in Italia); 7 Coppe Internazionali (di cui 6 con la Juventus ed una con l’Inter). I suoi record sono talmente tanti, che in futuro gli dedicheremo una intera puntata di Terza Pagina.
Altrettanto straordinaria la carriera da allenatore di Fabio Capello (tra l’altro ancora in auge). Quello che fu un centrocampista rossonero per 4 stagioni, venne lanciato nella attività da allenatore dallo stesso club rossonero, con cui in 6 stagioni vinse complessivamente 4 scudetti, una Coppa dei Campioni, una Supercoppa Europea e 3 Supercoppe Italiane. In Italia ha anche allenato la Roma (scudetto nel 2000/01) e la Juventus (2 scudetti nel 2005 e nel 2006). Ad arricchire l’esperienza nei club, anche 2 stagioni nel Real Madrid (molto discusse ma condite con la conquista di due titoli iberici). In totale fa 9 titoli nazionali, 4 coppe nazionali e 2 Coppe Internazionali. E’ unanimemente considerato uno degli allenatori più vincenti del pianeta, anche se bisogna ammettere che ha avuto il torto di vincere pochi trofei Internazionali in rapporto alle squadre allenate.
Molto vincente anche la carriera da tecnico di Frank Rijkaard (5 stagioni in rossonero). Al di là della sua esperienza con la nazionale olandese (di cui abbiamo già detto), ha allenato lo Sparta Rotterdam (dal 2000 al 2002) ma, soprattutto, il Barcellona (dal 2003 al 2008). A tratti i catalani, sotto la guida di Franky, hanno giocato il calcio più bello degli ultimi anni, vincendo, tra l’altro, 2 volte la Liga, 2 volte la Supercoppa di Spagna e, soprattutto, 1 volta la Champions League. Attuamente allena il Galatasaray. Sicuramente la carriera di Rijkaard, finora, è stata più “fruttuosa” di quella dei suoi storici compagni Ruud Gullit (che, comunque, ha conquistato una coppa d’Inghilterra col Chelsea da allenatore-giocatore) e Marco Van Basten (finora due esperienze con l’Ajax a livello di club). Soprattutto il buon Marco, dopo le positive esperienze da CT, ha, comunque, ancora molto da dire nel ruolo di allenatore. In bocca al lupo.
Meritano una citazione Ottavio Bianchi (2 stagioni in rossonero), capace di vincere uno scudetto (col Napoli), 2 coppe Italia (con Napoli e Roma) ed 1 Coppa Uefa (col Napoli), ed Osvaldo Bagnoli, in grado di guidare il Verona alla conquista del suo storico scudetto e di condurre magistralmente in giro per l’Europa anche il Genoa (prima squadra italiana ad espugnare Anfield Road). Meno fortunata l’esperienza all’Inter.
Meriterà una puntata a parte anche Carletto Ancelotti (5 stagioni in maglia Milan)! Dopo l’esperienza alla Reggiana (promozione in A) ed al Parma, fa il salto prima alla Juventus (esperienza sfortunata) e poi al Milan, col quale conquista tutto (8 trofei in totale). Il suo palmares è destinato ad arricchirsi ancora molto: attualmente alla guida del Chelsea ha già conquistato la Community Shield. Visto che abbiamo parlato di Ancelotti, facciamo una citazione anche per Mauro Tassotti, fedele secondo di Carletto ed attuale vice (anzi co-allenatore) di Leonardo.
Abbiamo già accennato alle esperienze in Nazionale maggiore di Cesare Maldini ( bandiera rossonera per 12 stagioni). E’ doveroso aggiungere che Cesarone Maldini ha conquistato per 3 volte consecutive il titolo di Campione d’Europa Under 21 alla guida degli azzurrini, e che si è anche seduto sulle panchine del Foggia, del Parma, della Ternana e del Milan per 2 volte.
Esiste una folta schiera di “nostri ragazzi” che negli anni si sono cimentati, con alterne fortune, nel mestiere di chi insegna calcio, ma non tutti hanno avuto l’abilità e la fortuna dei personaggi citati, personaggi che sono stati in grado di raggiungere livelli di eccellenza in uno dei mestieri più complicati e difficili del mondo.
La continuità con cui Milanello ha sfornato allenatori vincenti, ci deve far pensare che anche tra gli attuali giocatori si nasconde qualcuno che possa ragionevolmente pensare di avere, in futuro, una brillante carriera da Mister, così come ci fa auspicare una brillante carriera nazionale ed internazionale al nostro “debuttante “ Leonardo!
Gianpiero Sabato
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