Ravezzani: "Atalanta-Milan dalle mille variabili. De Ketelaere scommessa persa da Maldini"
L’imminente Atalanta-Milan e l’attualità in chiave rossonera. In merito a ciò, la redazione di MilanNews.it intervistato in esclusiva Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia.
In che stato di forma approcceranno al match Milan e Atalanta?
“Io la definirei come la partita dalle mille variabili. Il Milan ha alternato ottime prestazioni ad altrettante deludentissime; lo stesso l’Atalanta. La differenza è che i rossoneri, tutto sommato, hanno mantenuto una classifica stabile. Sono terzi, tutto potrebbe ancora cambiare. I bergamaschi sono invece calati. Molto dipenderà dall’eventuale “risveglio” della squadra di Gasperini: se disputerà una performance degna di nota, per il Milan potrebbero esserci seri problemi”.
Contro i bergamaschi, la squadra di Pioli ritroverà da avversario De Ketelaere. Con il senno di poi, si è trattato di un investimento che i rossoneri si sarebbero potuti risparmiare?
“De Ketelaere è stata una grandissima scommessa persa da Paolo Maldini. È un calciatore che possiede quello che, una volta, veniva definito “l’abbrivio” del grande talento e mi sembra che tutte le sue difficoltà stiano emergendo anche tra le fila dell’Atalanta. Il vero problema per il Milan sarà a giugno: qualora il calciatore tornasse in rossonero, come si potrebbe non incombere in una minusvalenza? In una stagione e mezza, De Ketelaere ha dimostrato di avere notevoli difficoltà nel campionato italiano. Potrebbe, forse, avere mercato soltanto all’estero…”.
Che tipo di mercato di gennaio si aspetta da parte del Milan?
“Credo sarà un mercato strettamente correlato, quantomeno, all’eventuale qualificazione in Europa League. Non varrebbe gli ottavi di Champions, ma ti consentirebbe di incassare 20 milioni. A che tipo di obiettivi penso che guardino i rossoneri? Non penso a qualcosa di eclatante. Magari potrebbero anticipare operazioni “leggere” che avevano già in mente per giugno. Penso, per esempio, all’eventuale rientro anticipato di Gabbia. Però, ripeto, non credo che il budget di mercato del Milan sforerà i 4-5 milioni per la sessione invernale”.
Si è fatto cenno a Paolo Maldini. Come giudica le sue recenti dichiarazioni?
“Ha dichiarato quello che un po’, indirettamente o no, tutti quanti sapevamo. Non è infatti mistero che il Milan di Cardinale non punti, nè puntasse in principio a effettuare investimenti per crescere sul medio-lungo termine, ma che si sia posto, sin dall’inizio, l’obiettivo di arrivare in pianta stabile tra le prime quattro, avere i conti a posto, non avere a che fare con passivi e attrarre nuovi soci. Sorprende forse soltanto un fatto...”.
Ossia?
“Se tutti quanti esternamente avevamo compreso gli intenti della nuova proprietà, sin dal giorno dell’insediamento di Cardinale e Scaroni, come avrebbe potuto non accorgersene lui, dall’interno? Aveva firmato per due anni, ergendosi a garante. Avrebbe dovuto aver chiaro il tutto sin dall’inizio. Anche perché, da parte della proprietà, non ci sono mai state smentite in corsa rispetto agli obiettivi da perseguire”.
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