Attenzione: il Milan non è ancora una grande squadra
I primi 45’ di Torino-Milan sono trascorsi all’insegna della noia. Gioco modesto con spunti isolati. Le emozioni sono racchiuse in questi pochi episodi: 18’ uscita di Amelia che anticipa Meggiorini lanciato a rete: 21’ l’infortunio grave di De Jong sostituto da Ambrosini. 28’ il gol del vantaggio del Torino su un retropassaggio sbagliato di Nocerino . 40’ pareggio di Robinho su imbeccata di De Sciglio. Nel secondo tempo il Milan, facilitato da alcuni vistosi errori degli avversari e da un paio di gaffe arbitrali, ha segnato tre gol con Nocerino, Pazzini, El Shaarawy e colpito una traversa e un palo.
Attenzione l’euforia per le tre vittorie consecutive in campionato (di cui due nelle ultime due trasferte) che fanno seguito al 2 a 2 di Napoli non deve farci perdere di vista la realtà. Il Milan non è ancora una grande squadra. Contro il Torino, nonostante il largo successo, la squadra di Allegri ha concesso diverse opportunità. E’ allora il caso di ricordarle: Bianchi nell’area piccola completamente smarcato in spaccata spedisce la palla sul fondo; il vantaggio dei granata scaturisce da un clamoroso errore di Nocerino; Rolando Bianchi realizza il 2 a 4 del Toro di testa con Mexes e Yepes in colpevole ritardo. E’ la settima rete subita su una palla alta nel cuore dell’area di rigore rossonera dove ancora diversi meccanismi non funzionano a dovere. Probabilmente c’era pure una trattenuta in area di Yepes a Rolando Bianchi. Insomma là dietro, invertendo l’ordine dei titolari il prodotto non cambia.
A parte i tre punti, che danno ossigeno alla classifica, ci sono altri motivi per essere soddisfatti . De Sciglio, tre assist stagionali, ha disputato un match perfetto. Mattia è uno esterno di valore assoluto. Spinge e difende con personalità e grande efficacia. Per lui la fascia destra o sinistra pari sono. Il suo rendimento è sempre elevato.
Pazzini, all’inizio non in gran spolvero anche perché i compagni non lo avevano servito adeguatamente, nella seconda frazione di gioco è ritornato protagonista . Il gol su azione personale, probabilmente viziata da un fallo su Masiello, e il palo colpito con uno stacco aereo imperioso sono importanti segnali di crescita. El Shaarawy ha centrato il suo tredicesimo bersaglio in campionato per complessive 19 reti stagionali e tre assist. Eppure il Faraone era blindato da un nugolo di arcigni guardiani pronti a bloccarlo ogni volta che entrava in possesso di palla. Poi ci ha pensato Gillet a regalargli la palla del 4 a 1. L’opportunismo, però, è parte integrante del bagaglio di un bomber di razza che deve essere al posto giusto nel momento giusto. Con i due legni colpiti da Emanuelson (è il secondo stagionale) e quello di Pazzini tra pali e traverse ora il totale è salito a sette.
Allegri al termine dell’incontro ha commentato : “Siamo stati poco incisivi.” In effetti il Milan ha sprecato molto. Il grave infortunio di De Jong priva la squadra di un incontrista efficacissimo che aiuta moltissimo il reparto arretrato a contenere gli assalti degli avversari. Magari l’olandese nell’ impostazione denuncia dei limiti, ma la difesa ha bisogno del suo apporto. Adesso toccherà ad Ambrosini e al rientrante Muntari sostituirlo.
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