Per Allegri e compagni è vietato sbagliare
Se si considerano i 18 punti di distacco dalla capolista, prova tangibile del divario, allora la sconfitta di misura del Milan contro la Juventus può anche essere accettata. In realtà nel match di Torino tra le due squadre non si è vista una grande differenza. I bianconeri non hanno disputato una partita trascendentale e i rossoneri men che meno. Probabilmente entrambe accusano la stanchezza di una stagione lunga e stressante. Il rigore messo a segno da Vidal è stato determinante. Il Milan adesso si ritrova a 7 punti dal Napoli e con 1 solo punto di vantaggio sulla Fiorentina.
La corsa alla Champions League si complica. Il cammino dei rossoneri non è particolarmente complicato, ma se la squadra non recupera una condizione psicofisica ottimale anche le partite sulla carta abbordabili possono nascondere molte insidie. Contro la Juventus, oltre all’errore del duo Abate- Amelia in occasione del penalty, è mancato il gioco. Il 58% di possesso palla e il 90% dei passaggi positivi a favore del Milan in realtà hanno prodotto poco o nulla. Le punte sono state servite poco e male. Pazzini non ha mai tirato in porta, El Shaarawy 2 sole conclusioni rete, Robinho 1, Bojan, entrato nel finale, nessuna. Insomma là davanti il Milan fatica a finalizzare. Le azioni dei rossoneri, come al solito, sono lente, prive di estro e fantasia.
I campioni d’Italia in carica possono giocare anche sottotono, ma siccome hanno una manovra collaudata e ben organizzata alla fine sono prevalsi anche in una giornata storta. D’accordo la bella rimonta che ha riportato il Milan nelle zone alte della classifica, d’accordo il filotto senza sconfitte, ma adesso per Allegri e compagni è vietato sbagliare, altrimenti in molti rischiano la bocciatura e l’eventuale conferma.
Tiziano Crudeli
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