Milan, missione compiuta
A Bruxelles contro l’Anderlecht era importante vincere. Missione quindi compiuta grazie alle prodezze di Stephan El Shaarawy. Il primo gol è meraviglioso: cross di De Sciglio, stop di sinistro, palla portata sul destro e tiro angolato imprendibile per il portiere belga. Perfino Mexès ha realizzato un gol da cineteca. E poi nel momento di maggior tensione (l’Anderlecht era andato sull’ 1 a 2 e premeva nonostante fosse in 10 contro 11) è arrivata la ciliegina sulla torta. Il Faraone si è involato sulla corsia di sinistra per poi convergere in area e di esterno destro ha estratto dal suo ricco cilindro una magia per il Paperino che non ha dovuto fare altro che mettere il pallone in fondo al sacco. C’è dunque gloria pure per Pato che si è pure lamentato dicendo: “Dovrei giocare di più!” Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Non è colpa di nessuno se nelle sue apparizioni in prima squadra è quasi sempre deludente.
Il Milan ha ottenuto il massimo (3 gol) col minimo (3 tiri in porta). Qualificazione archiviata con un grosso sospiro di sollievo. Primo tempo da dimenticare: nessun tiro in porta (forse è un record!) e tante imprecisioni. Abbiati con un intervento spettacolare su una conclusione a rete di Jankovic, ha salvato il risultato. Dopo gli errori di Napoli Christian si è riscattato. Nel secondo tempo è salito in cattedra El Shaarawy. Con i suoi sprint e le sue giocate da fuoriclasse ha fatto la differenza.
Anche Philippe Mexès si è preso una personale rivincita: il gol da fuori area in rovesciata rimarrà nella storia. Dalla polvere (di numerose prestazioni incolori) all’altare.
Un noto cronista ha scritto: “Contro la Juventus è necessario allestire un Milan di ben altro spessore rispetto a quello che si è visto in finora in campionato.” Ha perfettamente ragione. Il Milan di Bruxelles ha fatto un passo indietro rispetto al match col Napoli. Almeno sul piano del gioco e del ritmo. Ogni volta che gli avversari prendono d’assalto l’area del Milan c’è da tremare. Qualche errore i difensori primo o poi viene regolarmente commesso. C’è allora da sperare che i miracoli del piccolo Faraone facciano da tappa buchi. El Shaarawy è in condizioni di forma smaglianti, però un solo fuoriclasse non basta. E’ assolutamente necessario l’apporto anche dei compagni che devono dare il cento per cento delle loro capacità. Solo con una grande prestazione di tutta la squadra si può battere una Juventus che va a cento all’ora.
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