Sempre più lontani dalla vetta
Dopo il pareggio a Marassi con la Sampdoria galvanizzata dal successo contro la Juventus, il terzo posto in classifica si allontana ulteriormente lontano, lontano. Ora 9 punti separano il Milan dal Napoli. Intanto Parma e Udinese, in grande crescita, sono a ridosso dei rossoneri. Purtroppo dobbiamo renderci conto dei limiti della squadra. Siamo entrati in una dimensione diversa decisamente più modesta. Inutile inseguire sogni di gloria che non sono più alla nostra portata. Viviamo alla giornata e costruiamo le basi per ritornare ad essere più competitivi.
Contro la Sampdoria il Milan ha costruito una sola palla gol con Boateng che in scivolata ha mancato il tap in scaricando la palla addosso al portiere Romero posizionato proprio sulla linea di porta, e non ha subito reti per le strepitose parate di Abbiati (almeno quattro). Attacco poco efficacie, centrocampo che costruisce azioni con una lentezza esasperante, difesa meno peggio del solito anche se in qualche occasione (Icardi solo in area per uno svarione dei centrali) sono rispuntate le pecche di sempre. Un quadro poco edificante ma realistico. Forse la fatica di mercoledì in Coppa Italia ha annebbiato le idee. L’aspetto positivo è aver visto all’opera molti giovani promettenti.
Qualcuno (Niang) è andato ad intermittenza ma ha dimostrato delle buonissime doti, altri sottotono (Bojan e El Shaarawy). Il migliore è stato Mattia De Sciglio, nonostante la prestazione non esaltante. Nei loro confronti dobbiamo essere pazienti ed evitare critiche affrettate. A Marassi i giovani rossoneri hanno confermato che gli alti e bassi di rendimento rientrano nella normalità, proprio per tale motivo occorrono, soprattutto nei ruoli chiave, giocatori esperti e di qualità. Il rinnovamento va bene, ma non esageriamo.
Nell’attuale organico c’è qualcosa di buono, ma i ragazzi vanno utilizzati sfruttando le loro caratteristiche e capacità. Inutile che Bojan faccia la prima punta isolata là davanti. Vuol dire snaturarlo e pretendere ciò che lui non può dare. Manca la percezione dei movimenti con e senza palla, allora per aprire spazi ci si affida ad una manovra avvolgente da moviola. Come se non bastasse le imprecisioni nei passaggi sono state numerose. Facile per gli avversari ripartire in contropiede e creare scompiglio nel reparto arretrato rossonero. I cross non mancano, ma per chi? Nel Milan non ci sono formidabili colpitori di testa e da dietro nessuno si fionda con i tempi giusti nell’ area avversaria per sfruttare le palle alte. D’altronde lo stesso Allegri ha detto: “Scordatevi il Milan degli ultimi 26 anni. Quella squadra non esiste più. Ce n’è una giovane che deve crescere.” Non ha torto. Per cui “Scurdammoce o’ passato.” Ricordando che…”Del doman non v’è certezza.....” e quindi “….Chi vuol essere lieto sia.”
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