Un'estate da ricordare per Ghiringhelli

Una telefonata allunga la vita, almeno così si diceva una volta. Nel caso di Luca Ghiringhelli invece si potrebbe affermare che un'estate ti cambia l'esistenza e probabilmente anche la carriera. L'estate in questione è quella 2011, iniziata dal rampante terzino destro della Primavera rossonera nel migliore dei modi dato che ha completato senza affanni gli esami di maturità, diplomandosi ragioniere. Una stagione estiva che potrebbe poi lanciare definitivamente nell'orbita del calcio professionistico il ragionier Ghiringhelli, espressamente richiesto in prestito dalla Spal. La politica degli estensi è nota: ovvero valorizzazione di giovani prospetti che possano permettere alla compagine spallina di mister Vecchi una campionato da outsider senza troppi patemi. Insomma il trampolino di lancio ideale per un ragazzo appena uscito dal settore giovanile milanista come Ghiri.

Per Ghiringhelli dunque la possibilità di misurarsi nel prossimo anno con un campionato probante e formativo come la Prima Divisione della Lega Pro, nella quale sono stati svezzati tanti difensori poi divenuti nel corso degli anni autentiche colonne della Nazionale Italiana dell'ultimo decennio. Infatti a partire da Mark Iuliano, passando per Marco Materazzi e Cristian Zaccardo sino ad arrivare ad Andrea Ranocchia sono in tanti ad aver compiuto il triplo balzo dalla serie C alla maglia azzurra. Un Ghiringhelli che ha compiuto tutta la trafila nel settore giovanile del Milan, nel quale entrò come centrale difensivo con il sogno di emulare le gesta dell'idolo Alessandro Nesta, ma tramutatosi nel corso degli anni - grazie ai consigli di Alberigo Evani - in un duttile quanto ordinato laterale destro. Una carriera nel settore giovanile del club di via Turati che può vantare come fiore all'occhiello la conquista della Coppa Italia Primavera vinta proprio sul manto erboso di S.Siro contro il Palermo l'estate scorsa. Un terreno quello dello stadio milanese che un giorno neppure troppo lontano Luca Ghiringhelli spera di poter tornare a calcare, magari con la camiseta rossonera numero due...