PAGELLE - Pavlovic quasi perfetto, Leao evita la sconfitta ma il Milan mostra i soliti errori
Queste le pagelle di Lazio-Milan 2-2
MAIGNAN 6 – inizia la partita con un’uscita a farfalle che, in combinata con Tomori, per poco non costa carissimo al Milan. Ci pensa Pavlovic a salvare tutti. Poi entra in ritmo partita. Sui due gol della Lazio può poco, importante la posizione presa su Dia sul 2-2.
EMERSON ROYAL 5 – Zaccagni gli dà il benvenuto in Serie A con un tunnel. Lui gli prende le misure e nel primo tempo partecipa tanto alla fase a tre per impostare. Qualche sgasata a cercare recuperi alti del pallone degne di nota. Nel secondo tempo, con Chukwueze che lo lascia orfano, va in difficoltà estrema su Nuno Tavares che se lo mangia. (dal 70’ THEO HERNANDEZ: partiamo dal fatto di cronaca. Insieme a Leao sono protagonisti di una scena non bella, quasi un segno di protesta verso Fonseca. Poco prima aveva aperto in due la Lazio, entrando nell’azione del gol del pareggio).
TOMORI 5 - pronti, via e per poco con Maignan non combinano il patatrac. Pavlovic li salva. Anche lui, con il pericolo scampato, sale di tono nella prima frazione di gioco. Secondo tempo inizia bene con una bella lettura, poi imbarca acqua da tutte le parti.
PAVLOVIC 6.5 – salva il risultato dopo due giri e mezzo d’orologio. Poi è perfetto nel girare alle spalle di Provedel l’angolo di Pulisic, con i compagni che lavorano all’unisono per liberargli la zona d’impatto. Impressionante, per tutto il primo tempo, in marcatura su Castellanos e nelle letture. Mette pezze ovunque, ma non riesce a tenere Dia in occasione del gol del 2-1 della Lazio.
TERRACCIANO 5 – una delle sue scelte forti di Fonseca, almeno nel primo tempo, si comporta bene, nonostante il grande scetticismo che c’era attorno a lui. È il terzino delegato ad entrare dentro al campo per affiancare Reijnders e Fofana e a liberare spazio per Pulisic. Nel secondo tempo ha la palla del potenziale 0-2, ma non calcia preciso. Da lì un crollo verticale che coincide con l’errore sul gol di Castellanos. Va in tilt.
REIJNDERS 5.5 – densità tanta, compattezza e quale lampo di qualità uniti a scelte un po’ troppo complicate quando ha dovuto guidare la transizione offensiva. Però è sempre un’opzione di passaggio aperta per i compagni. Ripresa di basso cabotaggio con tante scelte sbagliate. (dal 70’ MUSAH 6: entra per fare la diga insieme a Fofana. Almeno ci mette ritmo).
FOFANA 5.5 – primo tempo di spessore di Youssouf, che nonostante sia gravato dal giallo, si mette in modalità piovra e intercetta diversi palloni in mezzo al campo e li trasforma in ripartenze. È spesso lui a cercare l’apertura del gioco a sinistra. Ma nel secondo tempo sbaglia troppi palloni in uscita. C’è da lavorare, ma ci sono spunti positivi.
CHUKWUEZE 5 – il Milan, nonostante l’assenza iniziale di Leao, tende sempre a sinistra. Lui si applica molto nella fase di non possesso nello stringere il campo alla Lazio. Pulisic gli disegna un bel pallone, lui non se la sente di stopparla. Apparecchia la tavola per Terracciano, ma la sua partita finisce lì perché si dimentica di dare una mano a Emerson e la Lazio sfonda lì. (dal 70’ LEAO 6.5: entra e al primo tiro in porta, fa gol su rimorchio di Abraham. Insieme a Theo si rendono protagonisti di una foto molto forte della serata, non partecipando al cooling break subito dopo il gol del 2-2).
LOFTUS-CHEEK 5 – tanto lavoro sporco, da collante puro tra la linea offensiva e il centrocampo, dove si compatta bene con Fofana e Reijnders. Arriva in ritardo su un’apparecchiata di Pulisic e fa ammonire Rovella. Cala malamente nel secondo tempo.
PULISIC 6.5 – è un campione di continuità e di qualità e anche a Roma lo si vede. Pennella l’angolo che Pavlovic trasforma nel gol che sblocca la partita. È sempre lui a creare la connessione con Okafor e i due sembrano trovarsi bene nel dialogo tecnico. Cala nella ripresa, ma all’ultimo crea l’azione che mette Abraham in posizione di tiro per l’ultima occasione della partita.
OKAFOR 6 – riproposto titolare per forza di cose, ha un approccio diverso rispetto a Parma. Si muove tanto, sbuca spesso a favore dei compagni e apre la Lazio per creare corridoi di corsa per i compagni. Nel secondo tempo è l’unico che prova a sfondare e viene fermato all’ultimo. (dal 70’ ABRAHAM 6.5: al primo pallone che tocca, fa una giocata da pivot puro chiamando al rimorchio Leao che segna il gol del 2-2. Ha poca porta per angolare il tiro sull’assist finale di Pulisic).
ALL. FONSECA 5 – la scena di Leao e Theo Hernandez è un bruttissimo segnale alla sua leadership dentro lo spogliatoio. Nel primo tempo la squadra è più raccolta e sembra tenere bene il possesso palla e le distanze. Nella ripresa crolla e riapre gli spazi come a Parma, tanto è vero che i due gol della Lazio sono due chiusure del secondo palo. Leao pareggia, ma la sensazione è che sarà una sosta molto complicata. Il tutto con l'assenza, pesante, di Zlatan Ibrahimovic.
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