Napoli-Milan 2-1, pagelle: Leao cambia la partita, Joao Felix un disastro

Napoli-Milan ha concluso il 30° turno della Serie A 2024-25 con il risultato di 2-1 in favore della squadra di Antonio Conte. Un Milan che nel primo tempo è stato troppo passivo mentre, nella ripresa, ha cambiato marcia specialmente con l’ingresso di Rafael Leao e con l’uscita Joao Felix. Pesa, sul risultato, il rigore sbagliato da Santiago Gimenez che avrebbe potuto dare più tempo al Milan di poter cercare l’ennesima rimonta stagionale che, invece, è rimasta nel cassetto.
Napoli-Milan, le pagelle dei rossoneri
MAIGNAN 6: Politano lo fa secco dopo poco più di un minuto con un sinistro violento e preciso. Lukaku disegna una traiettoria maligna che lo mette fuori causa.
WALKER 5: tutti e quattro i difensori hanno sulla coscienza i gol di Politano e Lukaku. Se sul primo lui non è alla sbarra, sul secondo invece tiene in gioco il centravanti belga completando la pizza fritta avviata da Gabbia e Pavlovic. (dal 78’ JIMENEZ SV)
GABBIA 5.5: se sul primo gol del Napoli non può fare molto, visto che la frittata la fanno Pavlovic e Theo, prima salva su Neres ma poi non si capisce con il serbo sull’azione del 2-0 di Lukaku dove, entrambi, escono sul portatore di palla e aprono la strada a Big Rom. Cresce tanto nella ripresa.
PAVLOVIC 5: inizio di partita senza senso, perché sul primo lancio del Napoli, legge malissimo la posizione di Politano con l’esterno azzurro che sblocca la partita dopo 75 secondi. Non è una cosa ammissibile. Prosegue l’horror-show anche sul 2-0 di Lukaku, questa volta in tandem con Gabbia. Cresce nella ripresa, ma gli errori sui primi due gol sono pesanti.
THEO HERNANDEZ 5.5: grandi nanne, insieme a Pavlovic, sul gol di Politano. Non si coordina con Pavlovic per seguire l’esterno del Napoli che ringrazia e indirizza la partita. Ennesima pigrizia di un’annata allegra in fase difensiva. Sembra scuotersi quando entra Leao. Si prende il rigore che poi Gimenez si fa parare. Poi sulla combinazione immarcabile con Leao, apparecchia la tavola per Jovic che riapre la partita.
FOFANA 5.5: insieme a Bondo cerca di murare centralmente le discese del Napoli. È uno dei pochi che cerca di tirare in porta nel primo tempo. Nel secondo, invece, si ritrova con Reijnders come compagno.
BONDO 5.5: nel cercare di arginare l’ondata napoletana, ci mette sempre grinta e presenza fisica. Ma non può fare diga da solo, anche perché dietro di lui va in onda il festival dell’errore. È il sacrificato, nell’intervallo, per far posto a Leao. (dal 46’ LEAO 6.5: il mistero della fede relativo alla sua panchina iniziale è qualcosa che si fa fatica a capire. Anche perché quando entra succedono due cose: la fascia destra del Napoli si abbassa e lui crea il panico, costruendo occasioni da gol e ridando al Milan quella sensazione di pericolosità che nel primo tempo era rimasta negli spogliatoi. Deve esser titolare, sempre).
PULISIC 5: lui e Reijnders sono quelli che provano a fare qualcosa in fase offensiva nei primi 45’. Il Napoli è affamato di punti, Chris cerca spazi e respiro. Nel secondo tempo passa alle spalle di Gimenez. Se è lui il rigorista, perché insieme a Leao hanno dato il pallone a Santi? Se ci sono delle gerarchie vanno rispettate, specialmente in determinati momenti. Questa decisione gli costa almeno mezzo voto in meno in pagella vista l’evoluzione della partita. (dal 78’ JOVIC 6: mette la zampa sull’assist di Theo Hernandez che riapre la partita. Era entrato carico e sigla il gol che rianima il Milan).
REIJNDERS 5.5: dopo il gol dell’1-0 di Politano ha una chance nel guidare una transizione. Sceglie di calciare in porta, forse poteva aprire per Pulisic. Si sbatte tanto.
JOAO FELIX 4: non è dato capire, al momento della pubblicazione, del perché sia tornato titolare in un ruolo che non è roba sua. Conceiçao inizia la partita dandogli indicazioni prima in italiano e poi, quando l’incazzatura sale, passa alla lingua madre. Risultato? Elettroencefalogramma tecnico piatto, nessuna reazione di sorta. Clamorosamente torna in campo all’inizio del secondo tempo, quando i bookmakers avevano chiuso le puntate sulla sua sostituzione all’intervallo. Esce dopo otto minuti della ripresa. (dal 54’ CHUKWUEZE 5.5: decisamente più vivo e presente rispetto a Joao Felix. Non che ci volesse molto, ma almeno porta dinamismo e quel senso di poter creare qualcosa che nel primo tempo era totalmente latitante dentro la manovra rossonera).
ABRAHAM 5: cerca di girare in porta un buon cross di Walker. Poi soffre tremendamente l’apatia collettiva, con il Napoli che esonda nella metà campo milanista. (dal 54’ GIMENEZ 4.5: pronti, via, ha una chance dal limite ma, probabilmente, fa un tocco in più prima di calciare verso la porta di Meret. Poi sbaglia il rigore del possibile 2-1 calciandolo malissimo)
All. CONCEICAO 4: prima fa delle scelte poco comprensibili, come quella di Joao Felix dal primo minuto per Leao, poi si incazza come una faina perché la squadra sbanda, ma il primo a mandare un messaggio sbagliato è lui tenendo fuori il giocatore più impattante dagli undici titolari. Conte gli prepara la polpetta avvelenata giocando diversi palloni sopra la linea e messi tra il terzino e il centrale, e non è un caso che il gol dell’1-0 sia proprio un pallone di Di Lorenzo tra Theo e Pavlovic. La squadra entra in campo fisicamente, ma non mentalmente e il Napoli va a nozze in questa circostanza. I cambi dicono che le scelte iniziali erano sbagliate, con Leao che – magicamente – mette alla frusta la fascia destra del Napoli che nel secondo tempo non ha fatto le fiamme del primo. Non a caso, poi, il Milan produce tutto a sinistra con il rigore preso da Theo e l’azione del gol di Jovic che nasce dalla Theao.

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