Udinese-Milan 0-4, pagelle: Leao devastante, Theo-Reijnders-Pavlo: che prova

Udinese-Milan 0-4, pagelle: Leao devastante, Theo-Reijnders-Pavlo: che prova
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venerdì 11 aprile 2025, 23:00Pagelle
di Pietro Mazzara

Udinese-Milan 0-4, con i rossoneri che fanno una grande partita sotto tutti i punti di vista. Sergio Conceiçao cambia il sistema di gioco e viene premiato da una squadra rediviva e che sembra trovare nuovi stimoli in vista del finale di stagione, con l'obiettivo della Coppa Italia che si staglia all'orizzonte. Di seguito le pagelle di Udinese-Milan 0-4.

MAIGNAN 6: l’ambiente attorno a lui non era dei più semplici. Lui se ne sbatte ampiamente e gioca come sempre, facendo girare bene il pallone. Attento Ehizibue nell’unica parata vera che ha dovuto fare. Esce in barella dopo uno scontro con Jimenez. (dal 55’ SPORTIELLO 6: attento quando deve intervenire).

TOMORI 6.5: si rivede un giocatore tosto e intenso e, soprattutto, a suo agio nella difesa a tre ridisegnata da Conceiçao.

GABBIA 6.5: prende la museruola e la mette al celebrato Lucca, non facendogli mai vedere il pallone. Sembra che li in mezzo si trovi a suo agio e guida bene la difesa.

PAVLOVIC 7: per molto tempo si è sentito dire che si trovi meglio a giocare a tre facendo il braccetto. Sarà, ma a Udine si vede un giocatore diverso, deciso, che si sgancia in avanti. Poi, al tramonto del primo tempo, trova la zuccata vincente che manda al tappeto l’Udinese.

JIMENEZ 6: a livello posizionale è spesso nel posto giusto e con Pulisic mettono in mezzo Kamara. Qualche errore di troppo nel dosaggio dei passaggi e nelle scelte. Dopo lo scontro con Maignan, rimane in campo ma poi lascia il campo per dei giramenti di testa, ma è tutto ok. (dal 73’ SOTTIL 6: entra bene, cercando di sgasare).

FOFANA 7: la rimappatura del Milan voluta da Conceiçao sembra accendere Youssouf come a inizio anno. È dominante in mezzo al campo e da una sua scippata importante nasce l’azione che porta al gol di Leao, che lo vede nelle vesti di assist-man. Con la squadra più compatta, anche lui è maggiormente lucido.

REIJNDERS 7: pronti-via, ha la chance per sbloccare la partita, ma Okoye gli dice di no. Sale di ritmo con il passare dei minuti e nel secondo tempo diventa illeggibile per gli avversari. Chiude la partita con il suo gol numero 10 in campionato. Mica male.

THEO HERNANDEZ 7: attenzione, perché il cambio di modulo sembra aver giovato anche a lui. Se nel primo tempo ha sulla coscienza un paio di scelte errate in fase di ultimo passaggio, nel secondo non sbaglia nulla e poi trova un gol devastante, quello dello 0-3, con Leao e Abraham che gli aprono la strada verso la porta. (dall’83 BARTESAGHI SV).

PULISIC 6.5: timbra la partita con il corner che mette sulla testa di Pavlovic per il gol dello 0-2. Insieme a Jimenez si divertono a destra nel cercare il gioco connesso sulla catena di destra. Gli manca il gol, ma è sembrato tornare sui suoi livelli.

JOVIC 6: l’Udinese stringe le maglie e allora lui viene a giocare fuori area, dando sponda ai compagni e aprendo spazi. Da un suo movimento bellissimo si apre il cono di tiro per Leao in occasione del gol che sblocca la partita. (dal 73’ ABRAHAM 6.5: è in fiducia totale e si vede. Entra benissimo in campo e mette lo zampino nello 0-3 di Theo, mandandolo in porta e poi fa il pre assist per Leao per il gol dello 0-4 che vedrà Reijnders metterla dentro a porta vuota).

LEAO 7.5: il gol che segna è un gioiello bellissimo. Il destro a giro sul secondo palo è semplicemente perfetto a livello di balistica. Non lo prendono mai, se non quando lo devono triplicare. È in serata e si vede dalla leggerezza della corsa e dalla voglia che ha di attivare il lanciafiamme. Tacco splendido per Abraham che poi manda in porta Theo e assist dolcissimo per lo 0-4 di Reijnders. Top top top. (dall’83’ TERRACCIANO SV).

All. CONCEICAO 7: ridisegna il Milan con il 3-4-3 o 3-4-2-1 che dir si voglia e tutti i giocatori chiamati in causa sembrano avere nuovi stimoli. Aprire così l’Udinese, che aveva messo il pullman, non era semplice. Non sbaglia nulla e gli vanno riconosciuti i meriti di aver voluto cambiare il sistema di gioco.