I fischi, la paura, gli applausi e il sospiro di sollievo: la lunga notte di Maignan

I fischi, la paura, gli applausi e il sospiro di sollievo: la lunga notte di MaignanMilanNews.it
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di Enrico Ferrazzi

Dopo quello che era successo l'anno scorso, con i vergognosi insulti razzisti che si erano stati rivolti da alcuni tifosi dell'Udinese, Mike Maignan era sicuramente il giocatore del Milan più atteso ieri al Bluenergy Stadium. Nei giorni scorsi, a Udine era stato esposto uno striscione contro il portiere francese e poi era arrivata anche una dura presa di posizione da parte della curva bianconera che aveva preannunciato una contestazione contro l'ex Lille. E così è stato, anche se per fortuna il pubblico presente allo stadio si è limitato a fischiare Maignan non appena prendeva palla. 

DAI FISCHI AGLI APPLAUSI - Doveva essere la notte di Mike e lo è stata. Ma per il portiere milanista è stata una serata davvero lunga e strana: come racconta il Corriere della Sera, i fischi nei suoi confronti sono stati fortissimi fin dal primo minuto e sono durati fino a quando il francese non è stato costretto ad abbandonare il campo dopo un duro scontro con il compagno di squadra Jimenez. Non sono mancati attimi di paura dopo che Maignan è rimasto a terra in seguito al colpo in testa ricevuto, l'intervento dello staff medico del Diavolo è stato immediato e tempestivo. Il giocatore è stato subito portato fuori in barella tra gli applausi dei tifosi presenti allo stadio. Un bel gesto messo in risalto nel post-partita anche da Sergio Conceiçao: "Mai vista una cosa così in 40 anni di calcio. I tifosi dell’Udinese hanno fischiato il calciatore e applaudito l’uomo. Gesto fantastico". 

TUTTO OK - La paura iniziale, per fortuna, è durata poco ed è stata spazzata via totalmente dopo i controlli a cui Maignan si è sottoposto in ospedale: gli esami a cui si è sottoposto hanno infatti dato esito negativo e dunque tutti hanno potuto tirare un bel sospiro di sollievo. Avendo riportato un trauma cranico alla testa, il francese è stato tenuto per precauzione sotto osservazione questa notte all'ospedale, ma è già stato dimesso stamattina e sta rientrando a Milano. Tutto bene ciò che finisce bene, per fortuna è stato solo un grande spavento.