In 11 giorni Leao è tornato Leao: tre gol, un assist e una nuova consapevolezza

In 11 giorni Leao è tornato Leao: tre gol, un assist e una nuova consapevolezzaMilanNews.it
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di Francesco Finulli

Il gol di Rafael Leao, segnato ieri sera con la maglia del Portogallo contro la Polonia, è l'immagine di un nuovo Rafael Leao: una rete stupenda che unisce le caratteristiche tipiche del talento lusitano - strapotere fisico e velocità con un coast-to-coast da area ad area - a posizioni e gesti inediti - partenza dal lato destra e gol di testa dopo inserimento - che potrebbero voler dimostrare come il ragazzo abbia capito che può essere determinante in ogni parte del campo e in qualsiasi modo.

Undici giorni

Undici giorni fa il Milan si apprestava a scendere in campo al Santiago Bernabeu per affrontare il Real Madrid in Champions League. I rossoneri hanno offerto una prestazione bellissima, probabilmente la migliore della stagione. E forse non è un caso che sia coincisa con una delle migliori gare di Rafael Leao. Nella notte delle stelle il portoghese ha giocato una gara applicata e travolgente, come tutta la squadra: si è guadagnato l'angolo per il gol di Thiaw, ha propiziato la rete di Morata e ha fornito un fantastico assist a Reijnders. Ma spente le luci del palcoscenico più ambito del mondo, Rafa ha continuato a illuminare: nella trasferta di Cagliari, super gara con una doppietta bellissima che a causa del rendimento difensivo della squadra, però, non è valsa i tre punti. E poi ieri, con la Nazionale, un'altra grande gara condita da un gol bellissimo, raccontato in precedenza a inizio pezzo (QUI gli highlights).

I prossimi mesi

E così dopo alcuni mesi iniziali turbolenti, in cui Leao ha dovuto ambientarsi con un nuovo allenatore e adattarsi a un nuovo modo di giocare, adesso il numero 10 sembra aver raggiunto una nuova consapevolezza. E il gol di ieri lo dimostra: una sintesi di quello che è sempre stato e di quello che può ancora esprimere. Lo stesso Rafa, a inizio settimana, direttamente dal ritiro del Portogallo aveva come messo una pietra sopra l'ultimo periodo, pronto a guardare il futuro: "Non ho nulla contro Fonseca. È una questione risolta. Non mi piace stare in panchina, mi piace sempre aiutare la squadra. Le decisioni le deve prendere l'allenatore. Sia in Nazionale che al Milan, io cerco di dare sempre il massimo per aiutare la mia squadra". E il futuro dice che il Milan ha un grande bisogno del suo miglior talento per risalire una classifica che al momento non sorride.