Scudetti 1906-2006: quante differenze tra Milan e Inter

"18, tutti sul campo": questo slogan non ha certo fatto piacere ai nerazzurri, tirati in causa per il titolo assegnato a tavolino nel 2006. Qualche interista deluso, cercando di "uniformare" le bacheche delle due milanesi, ha dissotterrato un episodio del 1906, quando Kiplin e compagni vinsero lo Scudetto senza giocare. I due episodi, lontani 100 anni l'uno dall'altro, possono veramente essere considerati allo stesso modo? La differenza è piuttosto marcata: mentre l'Inter vinse grazie alle penalizzazioni di Calciopoli, il Milan conquistò il tricolore grazie al forfait della Juventus, rifiutatasi di disputare il rematch dello spareggio finale. Nella stagione 1905/06, dopo una grande annata, il Diavolo si qualifica alla fase finale insieme a Juventus e Genoa: al termine del "gironcino" a 3 squadre, bianconeri e rossoneri si trovano in testa a 5 punti, con i rossoblù lontani tre lunghezze. E' obbligato uno spareggio per assegnare lo Scudetto: la Federazione sceglie il campo della Juventus, il Velodromo Umberto I di Torino, nonostante la differenza reti tra le due squadre sia in perfetta parità. Nell'effettuare la decisione non vengono conteggiate le reti del successo del Milan sul Genoa, ottenuto per il forfait della formazione genovese: i rossoblù, dopo non essersi presentati al match previsto contro i rossoneri, hanno mancato anche il successivo recupero, obbligando il Giudice Sportivo ad assegnare il 2-0 al Diavolo. La finale si disputa così nel capoluogo piemontese, con il risultato conclusivo di 0-0 dopo i tempi supplementari.
E' necessario un nuovo spareggio e, in questo caso, la Federazione sceglie il campo dell'U.S. Milanese. La Juventus si scaglia polemicamente sulla scelta di giocare a Milano, dimenticandosi però di aver disputato il precedente match sul terreno di casa: per uniformità ed equità di trattamento, infatti, la decisione federativa è del tutto indiscutibile. La società bianconera non demorde, rilasciando un comunicato polemico e, soprattutto, minacciando di ritirarsi se la decisione non sarebbe mutata. La Federazione non cambia idea e, il 6 maggio 1906, i bianconeri non si presentano al campo di via Comasina, "regalando" il titolo di Campione d'Italia al Milan. Un successo indiscutibile, ottenuto peraltro in maniera assolutamente differente rispetto allo Scudetto interista del 2006, vinto sul campo dalla Juventus, poi assegnato ai nerazzurri a seguito delle note penalizzazioni: una vittoria in "tribunale", non certamente paragonabile a quella per ritiro di una sfidante.

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